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A  C  E  F   G  HI   L  M   N  O  P  Q  R  S  T  U  V  Z

C

c'cala   * Cicala.

c'licchia   * Cinciarella. Esserino piccolo e gracile. Te, burdell, se' com 'na c'licchia: tu bambino sei mingherlino come una cinciarella.V. sclicchia o sc'licchia.

c'rasa   * Cerasa

Ca'   * Abbr. di: casa. Ca' Massasett. Ca' Lalagia. V. che'.

cacadoss   * Caca addosso. Cacasotto,

cacanìdol   * Termine usato per indicare il più piccolo di una nidiata o, in genere, di una famiglia.

cacató   * Latrina rustica: buco ricavato sul terreno attraversato da una tavola e racchiuso da una capanna a forma di tenda canadese costruita generalmente con rami di ginestra o con fusti o culmi di granturco (cannabucc del formenton). É situata vicino alle case di campagna per sostituire il cesso.

cacchio    * Cacchio. Getto infruttifero. Eufemismo per cazzo. Viemmi a trovare / co 'l cacchio fuori piove: vieni a trovarmi / col cazzo fuori piove.

càccia   * Chiapparello. Giocare a caccia. Caccia liberata.

cacciata, cacchiata   * Germogliata. Fioritura di gemme. Cazzata.

caccialèpre   * Erba di campagna che si mangia in insalata o cotta. Preferita dai cani per le loro minzioni intermittenti e quindi evitata dai lepri. V. pisciacàn.

caccianâs  cacianas   * Ficcanaso.

cacianasè   * Ficcanasare. Spiare. V. scacianasè (più efficace).

cacciè, caccè   * Cacciare. Spesso significato di: produrre un cacchio o germoglio, germogliare, crescere . Cla pianta ha cacciat. Ho seminat l’insalata, prò en è cacciata: ho seminato l'insalata, ma non è spuntata..

cachè   * Cacare. En magna per non cachè: non mangia per non cacare (si dice ad un avaro). Magna e caca come l'oca: mangia e caca come l'oca (gli uccelli hanno una lunghezza ed un volume intestinale molto più piccoli di quelli dei mammiferi, perciò un uccello avido, o costretto a mangiare come l'oca, evacua rapidamente anche mentre mangia). En magnaria p'en chachè: non mangerebbe per non caccare (si dice ad una persona avara).

càco, càcco, “fè cacco”   * Simile a tagliare il nastro, inaugurare. Fè cacco mal butacc:  rompere la diga di neve (culmine del giuoco). Fè cacco mai risparmi:  mettere mano ai risparmi. Perdere tutto improvvisamente al gioco o negli affari

cadè   * cadere.  Torquato Tasso cadò in un fosso e rompò l'osso del dito grosso.

càff   * Caffo, Dispari. Singol. Ha girat, ha girat, ma è armasta càffa.

cagare   * Cacare.  V. cachè.

cagarella   * Caccarella.

cagnaròl   * Chi è uso ad attaccar briga.

cagòn   * Cacone. Fifone

caìcc   * Fermentato (da caglio). Ste formagg c'ha de caicc: questo formaggio sa di acido. El su' sudor ha de caicc: il suo sudore odora come il formaggio fermentato.

Cal   * Calo. Riduzione.

calamàr   * Calamaio. Occhiaie. Calamaretto. Perif.: calamer.

calànch   * Avvallamento in un terreno di natura franosa.

calc   * Calcio. El calc: il gioco del calcio.

calcàgn   * Tallone. Me dól un calcàgn: mi duole un tallone. Avè el cervell t'i calcagn: non avere cervello.

calcìna   * Calce bianca.

calco’   * Qualche cosa.

calcun   * Qualcuno.

caldaccia, caldagna   * Afa. Senso di spossatezza. Forse anche: caldana. Sa 'sta catdàccia en ho voia da fè nient.

caldar   * caldàr. Caldaio. Perif.: calder.

caldara   * Caldaia. Perif.: caldera.

caldarar   * Calderaio

caldarèlla   * Recipiente usato dai muratori.

caldarina   * Recipiente di rame per riscaldare l'acqua nelle stufe economiche a legna.

caldés   * Luogo esposto a sud dove il sole batte per molte ore al giorno.

calè   * Calare. Diminuire di peso.

calìggin   * Caligine.

cals   * Calze. Pantaloni. Quant gioca romp sempre le cals: quando gioca rompe sempre i pantaloni.

calsè   * Calzare. É pcin ma calsat: è piccolo ma prepotente, aggressivo, volitivo.

calsè   * Spingere. So gitt a calsè el birucin ma la mi nonna: sono andato a spingere il carrettino della mia nonna.

calsett   * Calzino.

calsetta   * Calzetta. (Fè la ‑). Fare in modo di attirare con un abile tranello chi si intende raggirare. Segno che si applica mediante una fettuccia colorata alla zampa di una gallina per distinguerla dalle altre.

calson   * Pantaloni.

calston   * Calzettoni

cambra   * Camera.

cambrotica   * cambròtica. Associazione di persone che hanno interessi comuni e poco puliti.

camiscia   * Camicia.

campè   * Campare. Tira a campè !

can   * Cane. Te se sempre indietra com i cojon di can: tu sei sempre indietro come i coglioni dei cani.

can can   * Grande cofusione. Chiasso di chi è notevolmente irritato.

canabucc  cannabùcc   * Gambo secco di granturco.

canaja   * Canaglia. Canèa. Lascia gì da fè sta canaja: smetti di fare questo chiasso fastidioso.

canella   * Cannella.  Spagnoletta. Cannella o rubinetto. Esclamazione: toh, canella : va in quel paese. El prim giorne de box te rompen la canella del nas :  il primo giorno sul ring ti rompono il naso.  La prima volta esce molto sangue come da un rubinetto, di qui cannalla del naso.

canàia, canaja   * Canaglia. Gran confusione. Sent che canaia fann chi burdei.

canapè   * Canapè. Divano.

canàppa   * Personaggio immaginario sempre disposto a pagare. Chi paga? ... Fra' Canàppa.

candiòtt   * Recipiente in legno di rovere usato per contenere il mosto di vino. Tino.

canèll   * Cannello. Asticciuola che regge il pennino. Burdell fatt a canell … É vestit com un canell de rigulisa: vestito con abito scuro attillato.

canetè   * Bordo della maglia.

canicc, cannic   * Canniccio. Stuoia di canne legate insieme usate in edilizia, prima dell’uso dei foratini, per fare tramezzi e soffitti.

canip, cannip   * cànip, cànnip. Grossa corda fatta di canapa. Cuore (Latino: cor, cordis). Va pianin, te se schianta el canip: vai piano, rischi di tirare le cuoia, ti prende un colpo.

canipa   * cànipa. Canapa. Antica lavorazione della Canapa sativa: dopo la raccolta i lunghi gambi (floema) venivano essiccati al sole per poter eliminare la parte fogliare dai floemi, poi macerati in pozze d’acqua sotto pesi; in seguito asciugati all’aria (anche nel forno), poi schiacciati con un grosso mazzuolo di legno (massucch); seguiva la sfilacciatura completa con le gramole (gràmle). Infine la pettinatura per completare la separazione delle fibre dalla parte legnosa e selezionare le migliori (canapa) da quelle più corte e ruvide (stoppa). Poi filatura con la rocca, raccolta in matasse con il nasp e infine imbiancatura mediante bucato con la cenere.  Tutto questo lavoro era normalmente condotto dalle donne di casa, le quali specie durante la gramolatura respiravano la polvere prodotta dalle percussioni; poichè anche la canapa da fibra possiede tracce di cannabinoidi, principi attivi responsabili dei tipici effetti eccitanti e disinibenti, le lavoratrici ne erano stranamente influenzate; in queste circostanze i vecchi raccomandavano ai giovani mariti: «Magnat ben e fatigat poch che le donn lavoren la canipa e d'nott hann voja dle zirle»

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caniss   * Accanirsi. V. acaniss.

canitt   * Accanito. Invelenito. Canitt in ti budei

canlina   * Spagnoletta

canna,  canna di stupacc   * Cerbottana.

cannafoja   * Fogliame della canna dato come cibo ai buoi. Pl. le canafòj. Cannafojè: raccogliere le foglie di canna. La foglia di canna o, più comunemente, della pannocchia di granturco veniva usata nelle campagne povere fino alla metà del XX sec per fare i pagliericci (pajaricc): grossi sacconi di tela greggia a dimensione di materasso con a metà lunghezza due maniche rientranti, entro i quali inserire entrambe le braccia per districare e ridistribuire le foglie rendendo così più soffice il giaciglio; giaciglio, ricco di parassiti e polvere allergenica,  che ad ogni movimento emetteva fastidiosi fruscii di foglie secche.

cant   Canto. Lato. Camina da cant: cammina sul bordo. Mett tutt da cant: mette tutto da parte, avaro che non spende.

cantarán   * Canterano. Mobile di notevole dimensioni, usato per riporre lenzuola, ecc. Usato anche per cose e persone ingombranti. Stè malè com un cantaran.

cantarèlla   * (Fè la ‑). Deridere con insistenza una persona canticchiando.

cantaròla   * Cantarella. Coccinella. Cantaride.

cantata   * Adess faj 'na vecchia cantata: adesso non c'è più niente da fare, come cantare al vento.

canton   * cantón. Cantone. Angolo della cucina dove si tiene la spazzatura o la legna da ardere.

canut   * Canuto. Persona dalla canizie precoce. A trent'anni è gia canùt.

caparòss   * Vongole [da capasanta].

capatùr   * V. arcapatur.

capè   * Capare.

capei   * Capelli.  Cappelli

capella   * Sbaglio evidente. (Fare una ...). Commettere un errore.

capess   * Raccapezzo. En c'ho fatt nisciun capess: non c'ho fatto nessun raccapezzo

capessa   * Cavezza.

capisciòn   * Presuntuoso. V. saputt.

capitè   * Capitare.

capitón   * Alari del camino.

capell, caplin, caplon, caplacc   * Capello.  Cappello.  Cappellino.  Cappellone. Cappellaccio

caplar   * Cappellaio.

caplett   * Cappelletto. Tortellino.

capona   * Cappona. Pollastra privata dell'ovaio. Fè un stridor che me vien la pell capona

cappi   * Cappio. Nodo a scorsoio.

càppia   * Annodatura (semplice o doppia) che è facile da sciogliere tirando uno dei capi.

capretta   * Capretta.  Treppiede di legno ottenuto tagliando i rami a qualche decina di centimetri dalla loro congiunzione con il tronco; usato come sostegno o come supporto per l'incudine da calzolaio (capretta del calsolar) o per appoggiare il timone dei carri durante le operazioni di carico e scarico (capretta del birocc).

capsàl   * Capezzale.

capsàl   * Capezzale.

capsè   * Raccapezzare. Sbrogliare qualcosa di intrigato. Riutilizzare un materiale già sfruttato o di scarto. Arcapsè.

capsìn   * Corda relativamente sottile usata per fermare il giogo sui buoi.

capsòn   * Grossa corda.

capurnicchia   * Bacca di rosa canina. Plur.: le capurnicch. V. grattacula. Arrostite al forno e poi triturate forniscono ottime tisane.

carachè   * Gioco d'azzardo praticato dagli adolescenti usando delle monete.

carboncell   * Carbonchio. Chi chiapassa el carboncell: che gli prendesse il carbonchio (maledizione)

cardlìn   * Cardellino.

caréga   * Carega. Sedia di rilevanti dimensioni, fornita di braccioli e di un alto schienale, di foro per l’urinale, usata in campagna dagli anziani durante le veglie serali intorno al camino. Careghin: seggiolino.

carègg'   * Trasporto. El carègg' di madón: il trasporto dei mattoni .

caregiè, cargiè, cargè   * Carreggiare. Dio proved, mo’ en careggia:  aiutati che Dio ti aiuta. I cargiava l'acqua sa i orecchj: gli portava l'acqua con le orecchie (come buttarsi sul fuoco). Chi la vanga, chi la sappa, el piò cojon careggia l'acqua: chi vanga, chi zappa, chi non sa far niente carreggia l'acqua.

carènd   * Cercando. (Gi’ a ‑).Termine usato con risentimento per chiedere a una persona che cosa cerca o cosa vuole. Ch'sa vè a carend ?

carestós   * Carestoso. Costoso. Chi è caro nel vendere una merce.

carghè   * Caricare. Carichè.

cari gràsie, carigràssie   * Ringrazia che ... Fortuna che ...

caricatuccia   * Cartuccia. Cartuccia precaricata, se si pensa alla cartuccia come evoluzione del sistema ad avancarica dei fucili a batecca.

carichè   * Caricare. Al gioco di briscola: giocare un carico.

carin   * Carino.  Mio caro.

cariulìn   * Cariolino. Carrettino. Passeggino, girello per i bambini. Auto piccola e sgangherata.

carlègg   * Termine generalmente attribuito ai commercianti al dettaglio per indicare il prezzo piuttosto caro delle merci.

carola, carolìna   * Agoraio. Astuccio cilindrico per aghi da cucire tipo custodia per termometro.

carpinèll   * Steccherino. Hydnum Repandum. Fungo ad aculei il cui colore varia dal giallo, al caffe latte, fino al bianco.

carpinèlla   * Pipita. Pelliccina che di stacca intorno le unghia della mano. En taiè i ugn de venerdè ch’ te venghne le carpinèll !

cartòcc   * Cartoccio. Pannocchia di granturco.

carùgla   * Carrucola.

cas    * Caso.

cas   * Cazzo. V. cass.

casànt   * Affittuario di una casa il quale generalmente compensa il proprietario con prestazioni manuali. V. nolant.

caschè   * Cadere. Casca Pentrangolini, è un deliquio; casch i', so' cott: Se casca un signore, è colpa di un malore; cado io, pensano che sono ubriaco.

casciàra   * Caciaia. Post do' se fa el formagg. Gran confusione. Baraonda. Lascia gi’ da fè tutt sta gran casciara.

casción   * Focacce fatte con pasta sfoglia e ripiene di verdura. Ravioli ripieni di erba di campagna fritti. Terra fra solco e solco non arata.

cascìr, cascìrr   * Onesto, brava persona. Di buona qualità. Quell en è cascirr: quello non è buono. Ste brod en è un gran cascìr: questo brodo non è un gran chè. Attualmente la parola cascìr viene sostituita con cinàr. En è un gran cinàr.

casòtt   * Casotto. Grande confusione. In urb.: cazzotto

cass   * Cazzo. Molto usato come interiezione o rafforzativo. En è un cass bon: non è per niente buono. 

cassimperi, cassimpever   * Salsa fatta con olio sale e pepe.

cassott, catsott   * Cazzotto.

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castagna   * Oltre a tutti i significati in lingua: organo femminile, simbolo di femminilità. Che bella castagna!: che donna attraente! La castagna: fora è bella, dentra c'ha la magagna: la castagna esternamente è bella, all'interno ha la magagna (come talvolta le donne appariscenti). Vulva di animali. La castagna dla sumarra.

castella   * Cassettella. Ripostiglio ricavato chiudendo con tavole lo spazio di biforcazione del timone del biroccio.

casstin   * Cassettino.

castlett   * Castelletto. Gioch del castlett. Giuoco a palline: piccola piramide fatta con tre palline alla base ed una sopra. In campagna al posto delle palline di terracotta o di vetro, si usava frutta secca, come noci, nocciole, castagne ...

castricott   * Danno fisico derivato dall'aver involontariamente costretto un dito delle mani tra le imposte di una finestra, ecc.Forte pizzico sullo cute. ???

castrin   * Castrino. Passata professione  per animali di grandi dimensioni o di valore normalmente esercitata da uomini. La castrazione dei pollami veniva fatta dalle massaie.

catassè   * Accatastare. V. acatasè.

catassa   * Catasta. La catassa s'incmincia da l'alt: la catasta si deve iniziare da sopra (Un pretendente presentandosi in una famiglia con più donne da maritare doveva rivolgere l'attenzione a quella più grande d'età).

catnacc   * Catenaccio.  V. saltarell

catòrc'   * Catorcio. Du’ ve’ sa chel catòrc?

catramìna   * Forte esplosione, sbornia.

catramonocchia,  catramunàcchia   * Cornacchione nero. Chi si ritiene porti sfortuna. Donne o suore vestite di nero. Dopp ch' è 'rivat cla catramonacchia, en m' ne gitta ben una.

catròppola   * Trappola. Stanberga. Sta casa è propi ‘na catroppola: questa casa è una vera trappola. Ca’ Trappola: luogo delle trappole. Fra' trappola: trappolone patentato.

cavalett    * Cavalletto. Piccolo insieme di covoni di grano appoggiati l'uno sull'altro con le spighe rivolte verso l'alto (v. mieta, covata). Questi cavalett si facevano per far essiccare al punto giusto i chicchi se il grano non era ancora ben maturo (granitt) o se aveva piovuto prima della mietitura.

cavaocchj   * Grossa vespa. Tafano.

cavè   * Cavare. Un dentista chiede al paziente con male a un dente: se' 'nutt a cavall? (sei venuto a cavarlo?); il paziente risponde meravigliato: vrrà schersè, dotor, so' 'nutt a pied ! (vorrà scherzare, dottore, sono venuto a piedi!).  En avem cavat un ragn da 'n bugh: non siamo riusciti a far uscire un ragno dal suo buco, cioè non abbiamo combinato niente di buono.

cavìja  cavèja   * Caviglia. Piolo di una scala o di una seggiola. Caviglia. Galornia.

caviòl   * Ferro a forma cilindrica con un occhiello in testa utile per rendere solidale il giogo dei buoi con il timone del carro.

cavle, cavol   * Cavolo. En cavli tua: sono cavoli tuoi.  Cavlàcc : persona non affidabile.

cecorba, c'corba   * Grillo talpa.

cecottla, c'cottla   * Collottola. Cervice.

cec   * Cece. Fè terra pe 'l cec: fare terra per il cece, morire. Patachin del cec: presuntuoso di poco valore. Sta cuscitura fa tutt i cec: questa cucitura raggrinza la stoffa

cech   * Cieco. Topa ceca o topaceca: talpa, distratto, molto miope.

ceda   * Cedere.

cenarè, c'narè   * Ceneraio. Panno spesso e fitto per trattenere la cenere nella sommità del mastello per la bucata. V. bucata.

cenc    * Cencio.  Chi gioca e spera da vincia, scappa dai stracc e entra t'i cenc: chi gioca (d'azzardo) e spera di vincere, esce dagli stracci e entra nei (si veste di) cenci.

cenda   * Accendere. I' cend, te cendi, lo cend, i' ho cēs

centilena   * lampada all’acetilene; pl. le centilén. V. cetilena.

cèndra   * Cenere.

cepè, ceppè, c'pè    * Ceppare. Radicare. A casa mia la tigna en ceppa: in mia presenza la tigna non attecchisce.

cèpp   * Ceppo. Cespuglio. Ramo familiare. Cepp dl' urecchia: la base dell'orecchio.  Cepp de cass: pene con annessi e connessi. (Chiappa ste cepp de cass).

cèrb   * Acerbo.

cerège, crège   * Cerase, Ciliege.

ceregiola    * Bacca rosso vivo, poco più grande di un pisello, appiccicosa, velenosa dotata di proprietà revulsive; uso popolare in forma di empiastri per alleviare i dolori reumatici. Bacche prodotte dai in autunno dagli arbusti di dafne.

cèrqua   * Quercia.

cerquarìtta   * Capitombolo, capriola.

cerquet   * Querceto. Cerquetobono, cerquetbon: località del comune di Urbino.

ces   * 'cēs. Acceso. La legna en s'è 'cesa.

cess   * Cesso.

cestòn   *  Grossi cesti fatti con canne intrecciati fino a due metri di diametro e alcuni metri di altezza. Usati per essiccare e tenere al riparo pannocchie di granturco, ghianda, …  C' ha la testa com un ceston.

cetilena   * Lampada ad acetilene. V. gentilena, centilena.

ch’sa   * Che cosa. V. sa.

ch’sa vo’   * Che cosa vuoi.

che'   * Casa. Prefisso per case coloniche: Che' Gnagno, Che' Lagostina, Che' l Mut. V. Ca'.

che lavor   * Espressione di disappunto per un fatto increscioso o un lavoro mal riuscito.

chel, chi, cl'   * Quell. Quello. Quelli. Quella. Quelle. Chel sogett: quel soggetto; chi atre: quegli altri.

ch'i   * Che gli.  Ch'i 'nissa 'n accident: che gli venisse un accidente.

chi   * Quelli. Quei. Chi bei fior: quei fiori belli.

chiapè   * Chiappare (popolare). Acchiappare. So’ gitt a chiapè un orc d'acqua: sono andato a prendere un otre di acqua. Se t' chiapp: se ti prendo (può essere frainteso con sette chiappe)

chiappa   * Natica. Prendi. Pl.: le chiapp. Egli prende.

chiappacán   * Chiappacani. Accappiacani.

chiapparella   * Chiapparello (toscano). Gioco infantile consistente nel rincorrersi per acchiapparsi.

chiàtre   * Gli altri. Quegli altri. Anche chi iatre o ch'iatre. Sing. v. cl'atre.

chiaver, chiavè   ???* Carich com un chiavè: estremamente carico

chìcchera   * Chicchera. Scappellotto.

Chilin   * Dimin di Achille.

chiòcca   * Apertura delle chiaviche. Apertura provocata da un colpo. Fè la chiocca mal butacc. Cunicolo per lo scolo di acque piovane. Colpo (italiano)

chiòcch   * Chioccio, Roco, Guasto. Sta campana sona chiocch. L’ov chiocch.  Ha fatt la carriera dl'ova chiocch: non ha combinato niente di buono.

chiòccola, chiòccol   * Piccolo sonaglio da collare. Piccolo fischio per richiamere i merli.

chioccon, chiocon  * Chiavicone.  Grosso tappo.

chiopè   * Scoppiare. Stioppare (toscano). Irritarsi.

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chiòpp   * Colpo, sparo. De chiopp: Improvvisamente. S’è sentit un gran chiopp. Tutt d’ un chiopp.

chiruligh   * Chirurgo.

chiù   * Chiù (onomatopeico). Assiolo. Persona solitaria o/e stolta.

chsa   * V. ch'sa

ciacagnìn   * Nocchino. Colpo sulla testa con le nocche del pugno chiuso. Ciccagnìn. Cigagnìn. ??? Come una cicca. Soldo di cacio.

ciàcca ciàcca   * Pigia pigia. V. ciachè.

ciaccapdocchj   * Schiaccia pidocchi. Testardo fino all'inverosimile. É testard com’ un ciaccapdocchj. Pugno sulla testa con le nocche.

ciaccabreccia   * Schiacciasassi. Rullo compressore. Lavorante che operava lungo le strade bianche il quale, mediante l'uso di una mazzetta, spezzava le pietre da usare poi per imbrecciarle (mestiere povero). Persona decisa non influenzabile. Quell è com un ciaccabreccia.

ciaccamàlta   * Schiaccia fango. Chi insiste esageratamente per arrivare a uno scopo.

ciacchè, ciachè   * Schiacciare. Acciaccare.

ciacatura   * Acciaccatura.

ciàccol   * Ciaccole (veneto). Ciancie. Chiacchiere. Iersera so’ statta a fè du chiàccol dalla mi vicina.

ciacch, ciach   * Carico. Fracasso. Grande quantità. Un ciach e 'na sporta: moltissimo, cioè un carico più una sporta. Se 'en studi te dagb un ciàch de bastonat: se non studi ti dò un fracasso di bastonate.

ciachè   * Schiacciare.

ciafagna   * Sonnolenza. Senso di stanchezza e di sonno di chi ha consumato un pranzo abbondante. Cojonàggin.

ciaff   * ciàff. Cencio. Cianfrusaglia. Oggetto di scarso valore.

ciafugnat   * Cianfrugliato.  Sciupato e spiegazzato. Più usate le forme rafforzative: v. ss'ciafugnat,  s'ciafugnat.

ciafugnè   * Stropicciare. Spiegazzare. Sciupare. Più usate le forme rafforzative: v.  ss'ciafugnè,  s'ciafugnè.

ciamblandàn   * Giamblandàn. Trasandato. Ciambellano. Cortigiano. Servile.

ciamblòn   * Ciambellone. Chi è privo di iniziative.

ciambòtt   * Rospaccio. Persona di corporatura bassa e pesante. Brutto come un rospo (bott).

ciambrùscol   * Frammento di legno. Me git un ciambruscol t'un occhj.

ciampanella   * Ciampicata. Sbandata mentre si cammina. Per indicare il tipico incedere degli ubriachi. Ansi ch'en ha butt! fa certe ciampanelle che chiappa tutta la strada: anzi che non ha bevuto ! fa certe ciampanelle che prende tutta la strada.

ciamurr    * Usato non tanto per il cimurro, malattia rara, ma per le forti congestioni da raffreddamento delle vie aeree superiori. Vricchiet ben, sent che ciamurr: vestiti bene, senti che raffreddore.

ciànc   * (Gi’ a ...). Andare a tentoni, a caso, alla cieca. V. ciancia.

cianchètta   * Sgambetto.

ciància, alla   *  Alla cieca

ciancichè   * Biascicare. Masticare o lavorare svogliatamente. Sbrindellare. V. s'ciancichiare (più usato) .

cianción   * Tentoni.

ciarabàccol   * Il termine generalmente indica ferraglie ritenute inutili ma che un buon artigiano riutilizza con intelligenza. Con il nomignolo di "ciarabaccol" è chiamato un fabbro tuttofare attivoda prima della II Guerranelle campagne del Tufo ed ora diSan Giovanni in Giaiolo.

ciaramìccol   * Pappataci. In senso lato il termine si usa anche per indicare le zanzare. Chiud cla fnestra ch’entren le ciaramìccol.

ciàrla   * Chiacchiera di poco conto.

ciatàia   * Parlare in confidenza o con amicizia. Discorsi fra pettegole.  Quell è ‘n individue da non facc tanta ciataia. quello è un soggetto che non merita alcuna confidenza.

ciavàtt   * Ciabatte. Bocca a ciavatta.

cìca, fè a -   * Usare parsimonia. Mangiare il companatico con molto pane.

cìccol   * Cicciolo. Piccolo pezzo di lardo o di carne di maiale in genere. Da qui : «Ciccol, Ciccol», «Gi’ al ciccol», antica tradizione carnevalesca che consiste nel mascherarsi e nell'andare di casa in casa a piccoli gruppi festeggiando il carnevale e chiedendo uova, lardo, salsicce in segno di prosperità per il nuovo anno.

cicerchìn   * Cicerchino, seme di cicerchia ( a sezione qradrangolare). Quadrucci: pasta fatta in casa tagliata a piccoli quadretti. Vezzeggiativo usato nei confronti dei bambini.

cichètt   * Cicchetto.

cicìn   * Acinino. Una certa quantità o una quantità indefinita  C'n'è un cicin da rida: molto. Ne prend un cicin: poco.

cicolàta   * Cioccolato. Perf.: cicoleta.

cidiós   * Accidioso.

cidiròn, cidròn   * Cetriolo.

cifaritt   * V. s'cifaritt

cifarón   * Chi ha i capelli ispidi.

cìffre   * Persona dalla capigliatura folta, ispida e in genere spettinata. Da qui il termine Cifarón.

cigna   * Cinghia.

cignata, c'gnata   * Cinghiata.  Legnata. Forte colpo.Bastonata. 'I ho dat 'na c'gnata tra cap e coll: gli ho dato una bastonata fra capo e collo.(In toscano: Cinghiata = cignata).  V.  ssgnata o ss'gnata.

cìga, cigaròl   * Cicca. Raccoglitore di cicche.

cigrignìn, cigrignìt   * Dispregiativo usato per indicare una persona piccola di statura, ma dal carattere piuttosto arrogante.

cilècca   * (Fè ‑). Cilecca. Fallire.

cilicchia, c'ilicchia   * Cinciarella. Esserino piccolo e gracile. Te, burdell, se' com 'na slicchia: tu bambino sei mingherlino come una cinciarella. V. c'licchia, sclicchia o sc'licchia.

cilindrin    * Piccolo cilindro. Più spesso: individuo cagionevole di salute, sciupato o vestito in modo striminzito. Saché bon da fè chel cilindrin: cosa vuoi che sia buono da fare quel malaticcio. V. cirigina.

cimentè   * Cimentare.

cinciabudei cinciabudicch   * Budella di maiale, avanzate dall'insaccatura, salate e molto pepate e poi essiccate al camino. Si mangiavano con molto pane e vino dopo averli scaldati in graticola. Groviglio inestricabile di fili. Anche: ciambudell, ciambudicchj o ciambudicchie (Conti)

cinciàngol   * Pezzetto di carne sfilacciato e di scarto. Damm un cinciangol per el gatt. Dispregiativo per indicare in genere oggetti che penzolano, vestiti sciupati, cravatte, collane false, ecc. .

cincinschiè   * Cincischiare.

cingomma   * Gomma americana.

cinigia,  c'nigia   * cinìgia,  c'nìgia. Cinigia.

ciòcch   * Ciocco. Persona tranquilla: è bon com un ciocc.

ciòcch, le   * Blocchi di legno di albero del dispositivo frenate dei birocci.

ciòda   * Giuoco da ragazzi che si effettua usando palline di terracotta. Cogliere nel segno: ha fatt ciòda.

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ciònf   * Tonfo. Rumore causato da una caduta.

cionfè, cionfiè   * Ansimare di rabbia o per fatica. Sbuffare, respirare male (per il raffreddore). Più usato il rafforzativo: scionfè o s'cionfè.

cirigina   * Vestit alla cirigina: essere vestito troppo leggero per la stagione.

cirigiòla, ciregiola   * V. ceregiole.

ciról   * Zeppa che infilata all'estremità del mozzo dell'assale di un carro lo rende solidale con le ruote.

ciròtt   * Cerotto.

cirutéca   * (Fè la ‑). Infastidire il prossimo con atti o parole, girare intorno. Se en lasci gi’ da le la cirutéca ma la mi fiola !

ciucabìrr, ciuccabirr   * Persona testarda o chiusa che tiene la testa bassa. Si pronuncia battendo un piede in terra per aizzare un montone o birr, che così istigato abbassa la testa e carica scornando. Usato come soprannome per individui chiusi, scontrosi o attaccabrighe.

ciucc   * Ciuccio. Ciucè : ciucciare. Crocchia di capelli o di trecce sulla nuca.

ciùcch   * Ciucco. Ciuco.

ciuciàr   * Sporco, trasandato. Ciución.

ciufarìtt, cifarìtt  ssciufarìtt, sscifaritt  * Scarmigliato oltremodo.

ciuffil  * ciùffil. Zufolo. Fischietto. Famm un ciuffil: fammi una sega, va in quel paese.

ciufìl   * Fucile.

ciùfil, ciùffilciufle   * Ciufolo. Fischio. Zufolo. Pugno in bocca. Chiamle, fai un ciufil: chiamalo, fà un fischio. Famm un ciufil de canna:  fammi uno zufolo di canna. S’en stè bon, te dò un ciufil: se non stai buono, ti do un diretto. Sega (v. mànnicch):  lascia gi’ da fè i ciuffil.

ciufilè  ciuflè   * Ciufolare. Fischiare, zufolare.

ciufilòtt   * Ciuffolotto. Piccolo uccello dei Passeriformi. Pugno in faccia.

ciufol  Zufolo. V. ciuffil. Un ciufol de canna: uno zufolo di canna.

ciuncarìn   * Maialetto. So' statt a Mercatin / ho comprat un ciuncarin / quant so' stat tel pont dla foja / me so' acort ch'era 'na troia: sono stato a Mercatino Conca / ho comperato un maialino / quando sono arrivato al ponte sul Foglia / mi sono accorto che era una maialetta.

ciunfè   * Tronfiare. Sbuffare. Chi dà segni del sopraggiungere di uno stato di irritazione. Tutt le volt chi digh da cumprè el pán incmincia a ciunfè.

ciùrl,  ciùrle   * Cavicchio. Pezzetto di legno di forma cilindrica che serve per mascherare un foro in una tavola e più spesso per unire le parti di un mobile al posto delle viti. V. pioss.

ciurlè   * Ciurlare. Tentennare. Mettere ciurli. Ciurlè tel mannicch: tergiversare.  Fischiare come deformazione di chiurlare. Me ciurla 'i orecchj: mi fischiano le orecchie.

ciurlìn   * Pugno molto violento. Se dato sull'orecchio lo fa chiurlare, cioè fischiare. V. inciurlì. Cicchetto sull'orecchio.

ciùrma   * (Fè la ‑). Cipiglio. Corrugamento della fronte in segno di disapprovazione.

civìl,  cvìl   * Aspetto da cittadino o da signore. F. cvila.  Ved quant è cvìl lo ch'en ha mai fatt nient !: vedi che bell'aspetto ha lui che non ha mai fatto niente.

clatre  cl'atre   * L'altro. Quell'altro. Femm. Clatra o cl'atra.

clìa   * Quella, colei.

clò   * Quello.

clor Coloro

clicchia, c'licchia   * V. cilicchia o sclicchia o sc'licchia.

cmandè   * Comandare.

cmidè    * Comodare. Spesso: accomodare.  Ló cmida gnicò: lui accomoda ogni cosa.

cmincè   * Cominciare. Fin a Natal en se cmincia: fino a Natale non si incomincia.

cnarè   * Alla lettera: ceneraio. Canovaccio usato per trattenere la cenere (cnarata) alla sommità del mastello nel vecchio modo per fare il bucato.

cnè   * Cenare.

c'nigia,  cinigia   * cinìgia,  c'nìgia . Cinigia.

cnoscia   * Conoscere. Te salutt perchè te cnosch: ti saluto perchè ti conosco. Anche nel senso di notare, vedere:  se cnosc ch' sèt du' fratei: si vede che siete due fratelli.

coca coca   * Richiamo per le galline.

cocc   * Coccio. Plur.: i cocc.  Madunina de cocc: piccola madonna di coccio. So' un cocc sbrangat: ho la salute di un coccio rappezzato.

còccia   * Coccia.

cocciola  còcciola   * Guscio. (In italiano: gonfiore della pelle, dell'intonaco, ...)

coch   * còch. Cuoco.

cocch   * Cocco. Uovo. Cocch de mama: cocco di mamma.

cocia   * còcia. Cuocere.

cocon   * cocòn. Individuo che si ritiene qualcuno e che viene spesso richiamato. Te cocón farè i cont sa me.

coia, coja   * Cogliere. V. arcoia.

coiombre, cojombre   * Coglione. Stupido. Coiombri:  Accidenti.

coion, cojon   * coòn

coiona, cojona   * Sfottitura. Dè la coiona:  Sfottere. V. cuiona.

coionè, cojonè   * Dè la coiona.

coiotti, cojotti   * Caspita!  Esclamazione di sorpresa, v. coiombre. Coiòtti che bella gonna!

cola   * Grondaia.

colar   * colàr Collare. L'ost disonest fa 'l colar ma'l bichier: l'oste disonesto non riempie il bicchiere, lascia un collare vuoto. Riemp, en fè 'l colar: riempi, non lasciare il collare.

colchè   * Perif. Collocare a dimora. Coricare sul terreno. Atterrare.

colè   * Colare.

colp   * Colpo. Colpo apoplettico. Accidente. E' mort d'un colp. 'I chiapassa un colp secch. Mandè i colp. Brutta com un colp: bruttissima.

colorì   * Colorire.

coltra, coltre   * Coltre. Coperta.

coltre   * Coltro (da coltello). Lama che sta davanti a quella grande del vomere e che taglia verticalmente la porzione di terra che sarà arata.

cometa   * Aquilone.

compagn   * Compagno. Anche: simile, un membro della coppia. Trovè el compagn del calsett: trovare: trovare l'altro calzino.

compagnè   * Accompagnare. Accoppiare. Ho d'accompagnè i bua: devo accoppiare i buoi (sotto il giogo).

compona   * Comporre. Sistemare. Stratificare. Compona la bucata: sistemare i panni nel mastello. Attecchire. La nev compon ben, en se squaia: la neve attecchisce bene, non si scioglie.

còmmid   * Comodo.

compòst   * Composto. Miscela complessa.

compostura,  compustura   * Indigestione.

comprè   * Comperare

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compre   * Comperato in un negozio, come contrario di fatto in casa. Quei stann ben, magne el pan compre: quelli stanno bene, mangiano il pane del negozio. Una volta il pane bianco era più apprezzato del pane integrale fatto in casa.

comsìa   * Alla meglio. Era vestitt comsia.

conca    * Conca. C. della madia, dove si impastava il pane. Cesta ovale molto allungata di stecche di ontano per trasportare panni o altro (Conti).

concè   * Conciare. Se' t' chiapp, te conc' per le fest: se ti prendo ti punisco in modo esemplare ovvero ti castro. Ricucire la pancia all'animale dopo l'evirazione: chel capòn è stat conciat mal, è 'nut un galastron: quel cappone è stato castrato male, è divenuto un gallastro.

concialàna   * Cardatore.

conducia   * Condurre.

confsè   * Confessare.

contentìn   * Contentino.

contra   * Contro. M'è 'nut contra: mi è venuto contro. Questi parea che contra me venesse (Dante).

copiè   * Copiare. Accoppiare.

copp   * Coppo, limitato al significato di: tegola. Ass de copp: asso di coppe.

coradèlla   * Coratella. Fegato di agnello, pollo, ecc. V. curadella.

coràm   * Corame. Cuoio.

corbèll   * Corbello. Pisello selvatico infestante

corgnol    * Corniolo. Arbusto fornisce un legno durissimo.

corgnola   * Corniola. Drupa rossa acidula.

coridòr   * Corridore. Corridoio.

coriòl   * V. curiòl.

corn   * Corno. E' piò cornut d'un canestre de lumache: ha più corni di un canestro di lumache.  I corn èn com i dent: fann mal tel crescia, ma dopp aiuten a magnè: i corni sono come i denti: nel crescere fanno male, ma poi aiutano a mangiare.

corra   * Correre.  Tra el corra e 'l fuggia: tra il correre ed il fuggire come dire: non c'è scelta o è la stessa cosa).

cortèlla   * V. curtèlla.

cortil   * Cortile. Festa che si faceva in alcune zone due settimane dopo la nascita di un figlio, così che potesse partecipare anche la puerpera. El cortil dl'impajeta: il festeggiamento dell'impagliata, cioè delle donna che era stata gravida.

cost   * Costo. T' la dò (confidensa) per el press del cost: te la dò (confidenza) a prezzo di costo ovvero così come me l'hanno raccontata.

costapagn   * ??? Te dò un costapagn: ti dò ona bella botta.

costarèlla   * Costoletta.

costè   * Costare.

costia, costò, costor   * Costei. Costui. Costoro.

costiccia   * Costola. Se en lasci gi’ te romp le custìcc: se non la smetti ti rompo le costole. V. custiccia.

costrìgna   * Costringere.

cót   * Cote.

cotor   * cotòr. Cottoio. Di facile cottura, innamoramento o ubriacatura. Maturo al punto giusto.

cott   * Cotto. So' cott dur: sono ubriaco fradicio o innamorato perso.  Cott in bianch: ubriaco che dice di aver bevuto solo acqua.

cov   * Covone.

covàta   * Covata. Covàcc : covaccio.  Grosso mucchio di covoni (alcune decine) sistemati con le spighe verso l'interno per fare una piccola piramide ove il grano era protetto dalle piogge. Tuttavia, in caso di piogge persistenti l'umido penetrava facendo germogliare e fermentare i chicchi: el gran ha cacchiat tutt e ha pres de fort. Per evitare questa disgrazia si guastavano le covate e si rifacevano i cavalett (vedi).

covè   * Covare. Covacèndra : covacenere, freddolone.

covass   * Covarsi. Detto alle galline che venivano all'uovo, ma anche alle ragazzine che andavano in amore. Cla burdella, quant ved un om, se cova com 'na  galina ch' vien all'ov: quella ragazzina quando vede un uomo, si cova come una gallina che viene all'uovo (la cova: tipica posizione che una gallina, in fase feconda, assume quando viene inseguita; si abbassa ventre a terra, tiene le ali semiaperte e alza la coda preparandosi così ad essere montata dal gallo).

creansa   * Creanza.

creda   * Credere. En avria mai cres: non avrei mai creduto.

credenson   * Credenzone.

crege   * V. cerège. Cregiole:bacche rosse dei dafne velenose e usate come antireumatiche.

crepacc'   * Crepaccio. Crepe.

crescia   * Crescere. Tipica focaccia marchigiana. Crescia sfojata: crescia sfogliata. Ruba anca el fum ma le cresc: ruba anche il fumo alle cresce, cioè si attacca a qualsiasi cosa altrui.

cresciòl   * Frittelle di forma rotonda e di pasta sottile fatte con farina e uova.

cresimè   * Cresimare. Anche: percuotere come iniziazione alle difficoltà vita. Burdell se fè tropp el gallett te cresim io: ragazzino se fai troppo lo spavaldo ti cresimo io.

cresimass   * Cresimarsi. Farsi del male accidentalmente e, in particolare, battere o ferirsi la fronte. Si raccontava ai bambini che durante la cresima, per far diventare eroici soldati, il vescovo ficcava un chiodo nella fronte come dimostrato dal fatto che poi ci si doveva fasciare la fronte e dava anche uno schiaffone a chi non stava fermo.

cretè  * Incrinare.  Ste piatt è cretat, sona chiocch:  questo piatto è incrinato suona sordo o in modo spento

cricca   * crìcca. Pettinatura femminile formata da due trecce annodate sul retro del capo. Debito. Comprè a cricca : comprare a debito. Famm a cricca: fammi credito.

crin, crina   * Crine. Crinella. Cesto emisferico a grosse maglie usato per raccogliere piccole quantità di fieno o per trattenere piccoli animali ed in particolare la chioccia in modo che i pulcini siano liberi e non si allontanino. M’è ardott com un crin: mi hai sfinito.

crinè   * Crinare. Incrinare.

crinèll   * Pozzo.

crinèlla   * Sorta di museruola costruita in sottile rete metallica e applicata al muso dei buoi durante il lavoro per impedire che mangino l'erba e quindi si distraggano.

crìst   * Cristo. Capitombolo. Caduta inaspettata a braccia larghe. Segnat da Crist: anormale, deforme.

crivèll   * Crivello, Setaccio a larghi fori per separare i chicchi dagli involucri e laltre parti legnose delle piante.

crivlè    * Crivellare. Vagliare. Setacciare.

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cròc   * Croce. Gruccia.

crocella   * Crosticina. La pulenta tla graticola fa 'na crocella bona bona: la polenta passata sulla griglia fa una crosticina deliziosa. Chel taj ormai se guarisc, ha fatt la crocella: quella ferita + in via di guarigione, ha fatto la crosticina.

croscè   * Lavorazione all'uncinetto. ???

crostle   * Spianata di pasta cotta in graticola o su pietra arroventata molto più spessa della crescia.

cucch   * Cuculo. Persona solitaria. É sol come ‘l cucch.

cucchiàra, cuchiàra   * Cucchiaia.

cuccuma, cuccma   * cùccuma. Cuccuma. Sbornia (loc., forse in riferimento al ribollire dei fumi dell’alcol). Ha latt ‘na cùccuma !

cuchè   * Cuccare.

cuchiar    * cuchiàr, la cuchiàra, i cuchiàr. Cucchiaio.

cuchìn   * Cocchino. Diminutivo di cocch.

cucia   * cùcia. Cucire

cuchmimìn   * Sbattere gli occhi per il sonno. Va’ a durmi’, en vedi ch’fè cuchmimin: vai a dormire, non vedi che ti si chiudono gli occhi !  Chel lum fà cuchmimin, sta per fnì l’oli:  quella leanterna fà gli alti e bassi, sta finendo l’olio.

cùdica   * Cotica. Sporcizia. C'ha un palme d'cudica: quello ha una spanna di sudiciume.

cudichìn   * Cotechino.

cudirón ,  cudròn   * Codriolo, osso sacro degli uccelli, scherzosamente anche dell’Uomo. Osso sacro. Fondo schiena. Scudronata : persona con il sedere piatto; caduta battendo il sedere in terra (ho dat 'na scudronata !).

cugn   * Cuneo. Piega fatta in un abito per dare particolare forma (loc.).

cuióna   * V. coiona.

cul de pan   * Cantuccio di pane.

cumìssi   * Comizio.

cumparì   * Comparire. Chi bella vol cumparì, qualco' ha da suffrì:  che bella vuol apparire, qualcosa deve soffrire.

cùna  cunna * Cuna. Culla. Sol cinquant'ann ! Quel c'ha cinquant'ann e la cuna: solo cinquant'anni ! Quello ha cinquant'anni e qualcosina di più.

cuncìn   * Pezzetto. Piccola porzione.

cunditór   * Osso del prosciutto. In tempi relativamente lontani e di grande miseria veniva bollito ripetutamente per «condire» la minestra. Era consuetudine prestare l'osso ai vicini di casa: «Me presti el cunditór ?»

cundì   * Condire

cunditt   * Condito.

cunìll   * Coniglio.

cùppa   * Conca della madia sotto la spianatoia per impastare la farina e tenere il pane. Te morirè de fam sa la cùppa pina de pan.

cuprì   * Coprire.

curadèlla   * Coratella. Curadlina d'agnell: l'insieme delle interiora di agnello. V. coradella.

curdlìn   * Cordoncino. Lacci delle scarpe.

curgiòl, scurgiol   * Piccola correggia, per allacciare scarpe. V. scurgiòl.

curìna   * Corina. Scirocco. Vento caldo del sud che scioglie la neve.

curinàt   * Si dice di vino deteriorato.

curiòl   * Vilucchio. Erba rampicante infestante (Convolvulus Arvensis). Mangiata volentieri dai conigli. Zanella: canaletto per liquami nelle stalle.

curtella   * Coltello a grossa lama senza punta per tagliare la pasta o il pane.

cuscia   * cùscia. Cucire. Cucì.

cuscitura   * Cucitura.

cuslin  * Cosettine

custiccia   * Costola. Se en lasci gi’ te romp le custìcc: se non la smetti ti rompo le costole. V. costicc.

custin   * Costine. Cosettine.

cut   * Gioco del nascondiglio.

cutunina   * Sbornia.

cuvin   * Covato, seduto sui talloni. Giochè a cuvin.

cveia   * cvèia. Grosso cesto in vimini. Metaforicamente una grande quantità (coacervo). So gitt a ‘rcoia le castagn e n'ho arcolt 'na cvèia. C'veia: v. cavija caviglia.

 

N.B.  Voci raccolte da Michele Gianotti prendendo come base la rassegna "Da'n pal in frasch" curata da Alfio Bostrenghi, aggiungendo voci suggerite da amici urbinati  e dalla lettura di molti scritti in dialetto. 

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