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CONVERSAZIONI  DI  AGOSTO 2012 DI  PALAZZO  PETRANGOLINI

MARIO AGNOLI    LA CRODA ROSSA

Bio-Bibliografia

video:  La fuga

La Croda Rossa: rass. stampa

 

 

La Croda Rossa è una splendida montagna delle Dolomiti, cara alla giovinezza dell'autore, ma è anche, e soprattutto, un simbolo: il simbolo del fuoco profondo della vita, che ardendo la colora con le tinte dell'amore, delle passioni, degli ideali, del coraggio, del desiderio di conoscenza, della ricerca della propria umanità, del cammino verso Dio. Il tema dell'ascesa sulla montagna, concretamente e simbolicamente intesa, è caro alla letteratura internazionale, ma in questo romanzo viene affrontato da un punto di vista originale: il rapporto con la bellezza delle altitudini, chiave per la liberazione interiore dall'oppressione del male interiorizzato, come riscoperta dello splendore delle semplici e pure gioie della vita: l'offerta di una stella alpina, di un rododendro, che riconciliano con la dolcezza dei sentimenti una creatura traumatizzata da rapporti brutali. Il tema del male nella vita dei singoli e nelle esperienze della storia, già affrontato dall'autore nel precedente romanzo La fuga con toni drammatici, viene qui riproposto in tutta la sua crudezza, soprattutto sul versante della prepotenza legata al potere, alla schiavizzazione dell'altro, sia una giovane donna di cui si cerca di ostacolare la realizzazione affettiva per incatenarla al proprio predominio, sia un intero popolo che vede conculcata la propria libertà da un regime autoritario e persecutorio verso i dissidenti o particolari categorie di cittadini individuati come vittime sacrificali. Sullo sfondo del romanzo infatti c'è l'atmosfera cupa della dittatura fascista nell'Italia degli anni '30, con l'emanazione delle leggi razziali e con lo strapotere dei gerarchi locali, che approfittano della situazione anche per vendette personali e per perseguire turpi disegni di appropriazione della vita altrui. Ma la "resistenza" si sviluppa grazie all'azione dei patrioti in montagna, oppure dei protagonisti del romanzo, persone normali, senza particolari inclinazioni all'eroismo, ma che cercano di difendere coraggiosamente la propria dignità e il proprio diritto a vivere la vita da loro scelta, nonostante le perfide macchinazioni del potere e la persecuzione della mala-sorte, attingendo appunto ai fuoco della propria vitalità interiore, basandosi sulla forza dei sentimenti d'amore e dei legami familiari, sorretti, soprattutto nel protagonista Alfredo, da un'appassionata curiosità per la comprensione della natura umana nei suoi aspetti socio-antropologici, politici, culturali, e nei suoi rapporti con il divino. Questa densa materia psicologica, fatta di aspetti manifesti e di aspetti latenti, non può esplicarsi completamente nella storia individuale e di coppia dei protagonisti, ma richiede uno sviluppo intergenerazionale. Quanto infatti era implicito nella vita dei genitori viene in superficie nella storia dei figli e dei nipoti, in un disegno di armonioso completamento attraverso il tempo e lo sviluppo dei legami affettivi.
Al di là dell'approfondimento psicologico e della ricostruzione storica nell'opera spicca la dimensione romanzesca, intesa come concatenarsi di vicende imprevedibili e singolari, tra cui appare particolarmente avvincente l'amnesia successiva a traumi bellici e il graduale risalire dei ricordi che sostanziano l'identità del protagonista. L'immagine della Croda Rossa attraversa l'intero romanzo e ne costituisce la principale fonte di riferimento simbolico, anche nella prospettiva di una evoluzione attraverso il tempo dei personaggi e del loro ambiente.      (Mario Agnoli)
 

 

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