RUBRICA domenica 11 gennaio 2004 ore 13 |
CARTOLINA DALLE MARCHE
PUNTATA N° 15 8^ EDIZIONE 48° appuntamento
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Macerata Feltria (PU) |
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“Cari amici in ascolto, ben ritrovati all’odierna Cartolina. Nell’ultimo speciale della serie natalizia parliamo di Macerata Feltria, comune situato in provincia di Pesaro e Urbino, nel cuore del Montefeltro.
Macerata ha 2114 abitanti, si trova a 321 metri sul livello del mare ed è attraversata da due torrenti i quali, incrociandosi, vanno a confluire nel vicino invaso di Mercatale. Come tanti altri centri del Montefeltro, la cittadina è composta di un più vasto agglomerato che si espande al livello del torrente, parte antico e parte di recente costruzione, e di una zona arroccata sulla cima del colle, che si erge al di là di un profondo fosso.
Si dice che il borgo fosse stato fondato dai Pelasgi. Fatto sta che anticamente era un municipio romano che si chiamava Pitinum Pisaurense. Prima del 552, Pitinum venne distrutto dai Goti e quindi la cittadina, “macerata”, venne successivamente ricostruita alle pendici del monte Persèna. Il nucleo medievale si chiamava Castello e, dal 1500, il borgo si chiamò Macerata Feltria. La cittadina è stata luogo di guerre tra i Montefeltro di Urbino e i Malatesta di Rimini, i quali ultimi avevano, al loro servizio, la famiglia Gaboardi. Nel 1463 Macerata venne definitivamente conquistata dal Conte Federico II da Montefeltro fino al 1631, anno in cui tutti i territori del Ducato di Urbino vennero devoluti allo Stato della Chiesa.
Oggi vi sono resti romanici del Castello (la torre e squarci di mura). Anche l’ex chiesa di Sant’Agostino presenta un portale romanico. Vi sono anche testimonianze dell’arte gotica nel Palazzo del Podestà, l’ex chiesa di San Francesco e la Pieve di San Cassiano, che presentano portali caratteristici. All’interno della stessa Pieve, che è una delle più antiche chiese del Montefeltro, costruita, poco dopo il Mille, sull’area di un preesistente tempio pagano, vi è una statua di San Sebastiano, della scuola toscana della fine del ‘400, nonché una Via Crucis del Cantarelli, del XVIII sec. Il Palazzo del Podestà è sede del museo archeologico e paleontologico.
Sono degne di visita l’Arco dei Pelasgi, il Palazzo Evangelisti (ora Mazzoli) del XVI sec. e la Chiesa della confraternita di San Giuseppe, del XIV sec., con la pala di due secoli successivi, raffigurante la Madonna del Rosario, le Porte castellane e il Palazzo degli Agli (ora Mazzoli), un vero museo privato.
Sulla breve strada che collega il Castello al Borgo (del XV sec.) si incontrano il complesso di San Francesco (chiesa convento del XIV sec.) e la Chiesa di Sant'Antonio (del XII sec.).
Nel borgo si possono ammirare Palazzo Antimi-Clari (residenza patrizia del XVII sec.), l’ottocentesco Palazzo Gentili Belli ed un complesso urbanistico rimasto intatto. Salendo dal Borgo a "Cima il Piano" troviamo la chiesa di S. Chiara (XV sec.) e la Chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo, che custodisce un Crocifisso su tavola di Carlo da Camerino, del 1396.
Fuori del paese sono presenti gli scavi archeologici dell’antica Pitinum. Lungo il torrente Apsa restano gli edifici abbandonati delle antiche concerie.
A Macerata Feltria è attivo anche un teatro, che ogni anno, durante il periodo invernale, propone una stagione di prosa. Ogni anno, a marzo, si svolge un evento tradizionale, l’antica fiera di San Giuseppe. La cittadina, infine, è rinomata per i suoi attrezzatissimi stabilimente termali, attivi dal 1992. Infatti, il Montefeltro è ricco di elementi minerari ache nelle zone che non sono ancora economicamente sfruttate. Si dice che le acque del fiume Certalto fossero già utilizzate dagli abitanti fin dall’antichità e che in questa cittadina trovò aiuto Garibaldi durante la fuga nel 1849. E’ presente anche il Centro di Riabilitazione Santo Stefano.
Concludiamo con una comunicazione. In esclusiva regionale, debutta ufficialmente al Teatro Sanzio di Urbino, il 17 gennaio alle 21, il Gruppo Teatrale dell’Oratorio di Sant’Angelo in Vado, con la commedia dialettale “Rugantino”, opera di Garinèi e Giovannini.
La Cartolina dalle Marche termina qui. Potete consultare i nostri testi per intero su www.pro-urbino.it , cliccando su Cartolina. Inoltre, potete scriverci a cartolinadallemarche@virgilio.it , nonché inviare una dedica a musicapervoi@supereva.it . La Cartolina dalle Marche augura a tutti buona domenica e vi dà appuntamento per domenica prossima.””
FRANCESCO VENDITTI
RUBRICA domenica 11 gennaio 2004 ore 13 |