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Con “Postmacchiaioli”, bruttissimo termine, si
suole indicare quella nutrita schiera di artisti, per lo più
toscani ma non solo, che nella seconda metà del XIX secolo si fa
carico di continuare il discorso artistico dei vari Fattori,
Lega, Borrani, Cecioni ed altri. Discorso artistico, dicevamo,
ma anche di patriotico impegno sociale e politico, di denuncia
delle condizioni di vita delle classi più umili.
Al contrario della fortuna critica e, di
conseguenza, economica toccata ancora in vita ai contemporanei
“impressionisti” d’oltralpe, i macchiaioli ed i postmacchiaioli
ancora oggi attendono la valutazione adeguata della loro
bellissima opera che li faccia uscire dal limbo, dal
dimenticatoio nel quale sono stati relegati colpevolmente dalla
critica d’arte, più quella “ internazionale” che nostrana, per
ragioni che hanno a che fare con l’invidia nazionalistica e con
gli interessi economici.
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