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DON AMATO CINI   -  2016 Ricordo all'UNILIT

Germana Duca legge la poesia "Fauno odoroso di biade"

 

Fauno odoroso di biade
da "Non è giorno ancora" pag. 36 1959


Ora di folte ginestre
fioriscono i colli,
odora il mentastro e il ginepro,
e tu come un mito solare
nel cuore mi sorgi,
aratore, che ai chiari mattini,
modulavi canzoni
sul rustico carro colmo di fieni,
imitavi, al torrente, col fischio
scorrere d'acque
a istigare alla sete
le vacche restie.
Fauno odoroso di biade e di terra,
in ombra dormivi
di querce giganti
tra fìtto cantar di cicale,
miravi, di sera,
profeta dell'aria,
di geli e di piogge
le Pleiadi ascendere in cielo.
Non facevi domande.
Eri docile parte del mondo
che in te si specchiava senza paura,
eri la forza nuda
dei cari animali,
la forza del sole, aratore,
che in cuore mi torni
quando risplendono i colli
di gialle ginestre

 

 

Lezione del 26 Febbraio 2016 all'UNILIT sede di Urbino

RICORDO DEL POETA DON AMATO CINI

Germana Duca Ruggeri in ricordo di Amato Cini  legge la poesia

"Fauno odoroso di biade" a pag. 37 della raccolta "Non è giorno ancora"

Guido Miano Ed. Milano 1959

 

Il padre, ricordato come aratore e fauno odoroso di biade, tranquillo e vigoroso, è il suo mito solare. Lui - che lavorando cantava e fischiettava, riposava all’ombra di querce giganti e, a sera, prevedeva il tempo osservando il cielo - gli ha trasmesso la forza del sole. Il poeta la ritrova ogni anno al fiorire delle ginestre. (G.DUCA)

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