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RUBRICA   domenica  08  gennaio  2006  ore 13

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CARTOLINA DALLE MARCHE

PUNTATA N° 15    10^ EDIZIONE

Le Marche

l’Italia in una Regione

la Regione al plurale

 

Cari amici della Cartolina, oggi vi parliamo delle Marche. Conosciute anche come la Regione al plurale, a causa del carattere unico e singolare delle varie realtà locali, le Marche sono una Regione fiorente e desiderata dai più, in quanto è la rappresentazione vivente del livello medio della qualità della vita su scala nazionale. Ne tracciamo una breve descrizione geografica e gastronomica.

La Regione si trova nell’Italia Centrale e confina a Nord con la Romagna, a Ovest con la Toscana e l’Umbria e a Sud con l’Abruzzo e il Lazio. A Est è bagnata dal Mare Adriatico. Il capoluogo è Ancona e il territorio regionale è ripartito in 246 Comuni e 5 Province: Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.

La Regione è prevalentemente alto-collinare. Si tratta di un pregio, unico nel suo genere, dal momento che la presenza di dolci colline e di poggi elevati ha consentito, nel corso dei secoli, la costruzione di tanti piccoli borghi in cima ai colli, tuttora rimasti inalterati, dai quali si può godere uno splendido panorama, che spazia dal mare ai monti dell’Appennino Umbro-Marchigiano.

A proposito di monti, il più alto è il Vettore, che appartiene alla catena dei Monti Sibillini e che spicca con i suoi 2476 metri di altezza. Le montagne offrono ai visitatori un vastissimo patrimonio floristico e faunistico. Ricordiamo il Monte Carpegna, stazione sciistica invernale e sede di produzione, insieme a San Leo, del marchio di prosciutti a denominazione di origine protetta; il Sasso Simone, in cui si rinvengono reperti preistorici marini; il Monte Nerone, altra stazione sciistica e polo di attrazione per gli speleologi che vogliono scoprire nuove grotte e nuovi cunicoli; il Monte Catria; la preistorica Gola del Furlo, dove di recente è stato notata la presenza di un falco selvatico; il Monte Penna, il Monte Pennino e i Monti Sibillini, racchiusi in un grande parco nazionale. Degni di nota sono sia il Montefeltro, con le rocche poste su cime caratteristiche, come San Leo, Sant’Agata e Sassocorvàro, sia le grotte di Frasassi, nelle vicinanze di Genga, in provincia di Ancona.

La costa è prevalentemente sabbiosa, ma vi sono anche dei tratti ghiaiosi. Inoltre, la regolarità delle spiagge è interrotta da due bellissimi promontori: quello del San Bartolo, tra Gabicce e Pesaro, e quello del Monte Cònero, nelle vicinanze di Ancona.

Dal punto di vista turistico, la Regione punta sull’accoglienza e sulla qualità, varietà e diversificazione dell’offerta. Si passa dal turismo costiero a quello artistico-culturale dell’entroterra, quest’ultimo promosso anche da Enti, Istituzioni e Associazioni. In notevole crescita appare anche l’agriturismo e il turismo temporaneo, grazie alla presenza di numerosi country houses e Bed and Breakfasts.

A livello industriale e commerciale, nelle Marche risiedono numerose piccole e medie imprese dislocate nel territorio, a contatto diretto con la realtà locale e ambientale, in linea con il sistema marchigiano, le quali imprese operano nell’ambito del distretto mobiliero, elettronico, calzaturiero, cantieristico, nautico, agro-alimentare e biologico.

Le Marche sono anche terra di musica, cultura e spettacolo, con le numerose mostre e stagioni teatrali e musicali che ogni anno vengono allestite.

La Regione presenta anche una grande tradizione religiosa. E’ la prima, dopo l’Umbria , ad essere stata evangelizzata da San Francesco e in essa sono fioriti nel tempo tantissimi monasteri, incastonati come gioielli in mezzo al verde. Tra l’altro, oggi, nella città di Urbino, opera la Parrocchia Universitaria, unica su scala nazionale, perché si rivolge non a un territorio, ma a un tipo particolare di fedeli. In più, ancora oggi si conferma, in Regione, l’esistenza di numerose Confraternite, nonché movimenti e gruppi cattolici, nel segno della solidarietà.

Particolarmente apprezzata è l’eno-gastronomia associata alla scoperta e valorizzazione del territorio. Sono rinomate e conosciute anche all’estero le fiere e le mostre dedicate al tartufo, all’olio, al vino e agli altri prodotti tipici locali.

C’è spazio, quindi, anche per i golosi. Infatti, la nostra Regione produce moltissime prelibatezze alimentari, dalle millefoglie ai cappelletti, agli strozzapreti, ai passatelli, alla polenta, ai vincisgrassi e anche agli innumerevoli arrosti, ai brodetti tipici di pesce, ai formaggi (tra cui la famosissima Caciotta di Urbino dop), ai salumi, alle olive ascolane e ai cremìni, per concludere con i dolci, tra cui il bustrengo e la cicerchiata.

Naturalmente ci sono anche i vini. Ricordiamo il Bianchello del Metauro, il Rosso Conero, il Verdicchio, la Lacrima di Morro d’Alba, la Vernaccia , il Rosso Piceno, il Rosso Piceno Superiore e il Falèrio dei colli ascolani. Come potete immaginare, questi sono tutti buoni motivi per visitare la nostra Regione.

La Cartolina dalle Marche termina qui. Ricordiamo che dalla prossima settimana riprenderanno le trasmissioni regolari. Vi invitiamo a leggere i nostri testi nel sito www.prourbino.it/cartolina.htm . Grazie per la cortese attenzione e a risentirci.

 FRANCESCO VENDITTI

 

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