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Gianluigi Sandrini
scultore e restauratore
 

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2014-15

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Socio Onorario di
Ass. Pro Urbino

 

Venerdì 16 marzo alle 18 sarà inaugurata una piccola ma interessante mostra dedicata al drammaturgo e attore premio Nobel Dario Fo, scomparso due anni fa.

Nelle quattro vetrine del foyer del Cinema Ducale saranno ospitate fino al 15 aprile una decina di sculture in legno e plastilina e numerosi disegni, tutti ispirati alle celeberrime smorfie e posizioni sceniche che l’attore assumeva durante i suoi svariati spettacoli. L’autore, il bresciano Gianluigi Sandrini, scultore noto soprattutto per aver realizzato una colossale statua di Paolo VI sul monte Guglielmo nelle prealpi lombarde, è già noto a Urbino per aver più volte esposto sue opere lignee all’interno delle Vie dei Presepi.

Grazie ai precedenti contatti, la Pro Urbino col patrocinio del Comune di  Urbino allestisce questo personale omaggio dello scultore a Dario Fo.

La scelta del luogo non è casuale: Dario Fo calcò più di una volta il palcoscenico del Ducale, infatti a fianco delle opere in mostra sarà esposto anche un manifesto originale, conservato negli archivi del Cinema, di un’opera allestita dallo stesso Fo a Urbino. La mostra sarà visibile a ingresso libero tutti i giorni negli orari di apertura del Cinema (feriali la sera, domenica pomeriggio e sera).

 

BIOGRAFIA

di Vittorio Malucelli

 

Gianluigi Sandrini nasce a Ponte di Legno (BS) il 27 febbraio 1953, una zona di montagna dove i profumi del legno esaltano una natura ancora incontaminata, la cui bellezza gli ispirerà, nella sua maturità, la realizzazione di veri capolavori. Un ambiente che, già dall'infanzia, lo appassionerà all'arte, stimolato anche dal padre Martino, noto scultore fin dal 1930 per gli innumerevoli lavori eseguiti per molte Chiese della Lombardia e di altre regioni d'Italia, dal quale riceverà i primi rudimenti lavorando come apprendista dal 1969 al 1972. Sandrini saprà fare tesoro dell'insegnamento ricevuto, appassionandosi al senso del bello che il disegno e la creta gli permetteranno di plasmare.

Inviato nel 1973, quasi come segno del destino, nelle città di Siena e Firenze per il servizio militare, Sandrini saprà fare tesoro anche delle incomparabili bellezze che quelle splendide città d'arte gli mostreranno.

Dal 1974 al 1978 frequenta la Scuola d’arte e apprendistato per approfondire le sue conoscenze sulla scultura del legno e del bronzo.

Nel 1978 inizia l’attività in proprio a Ponte di legno, dove tutt'ora lavora ed espone, collaborando col padre alla realizzazione di sculture lignee che saranno situate in diverse Chiese. Si dedicherà inoltre al restauro di Altari, statue e rifacimento di opere antiche distrutte o scomparse. Nello stesso tempo realizzerà sculture che la propria passione per la forma gli ispireranno, usando i due materiali a lui più congeniali, il legno ed il bronzo.

Sandrini realizzerà due imponenti sculture in bronzo alte circa 3 metri per la Chiesa del Redentore che si trova sul monte Guglielmo, nelle prealpi bresciane. Chiesa costruita e inaugurata nel 1902 con l’apporto di Giorgio Montini, padre del futuro papa Paolo VI.
La prima opera, posta a fianco della chiesa, è la statua di Papa Paolo VI, terminata nel 1997, per commemorarne il centenario della nascita, che sarà benedetta da Papa Giovanni Paolo II, intervenuto a Brescia per le celebrazioni dell’anniversario. La seconda opera, terminata nel 2006, consisterà nella realizzazione ad alto rilievo del portale in bronzo per la stessa Chiesa raffigurante Papa Giovanni Paolo II.



Bozzetto per momumento a Papa
Paolo VI 
 



Bozzetto per monumento
al pianista Benedetti
 

Nel 2001 partecipa al concorso indetto dal comune di Brescia per la realizzazione di un busto in memoria del pianista Arturo Benedetti Michelangeli da esporre al Teatro Grande. L'opera di Sandrini, realizzata in argilla, alta cm. 150, pronta per la fusione in bronzo, giunge al secondo posto nonostante i positivi apprezzamenti della giuria.

Nel 2011 vince il primo “Premio del Sindaco di Brescia" al concorso promosso dalla onlus "fondazione civiltà bresciana", sezione scultura, per aver presentato un proprio bozzetto in creta rappresentante il Papa Paolo VI per la progettazione di un monumento da porre nella piazza che porta il suo nome.

Le sue opere si sono ispirate e si ispirano a diverse rappresentazioni: dai personaggi della mitologia a quelli del vangelo, dall'arlecchino della commedia dell’arte italiana alle danzatrici e danzatori che esprimono l'armonia del corpo immerso nella bellezza della musica, alle teste per cavigliere di violini e viole da gamba Tutte opere realizzate nel rigoroso rispetto della forma classica, ma spesso con una ispirazione tendente si moderno.

Attualmente Sandrini continua, con sempre vigorosa passione, la sua ricerca dell'armonia, realizzando opere uniche ed irripetibili: dalla raffigurazione di personaggi della mitologia agli splendidi presepi con statuine nel rispetto della rappresentazione storica, dall'arlecchino della tradizione italiana alle danzatrici e danzatori che esprimono l'armonia del corpo immerso nella bellezza della musica. E molti altri capolavori che, pur essendo realizzati nel rigoroso rispetto della forma classica, danno un senso di moderno che emoziona chi li ammira.

Questa sua sensibilità verso l'armonia della forma ha suscitato un notevole entusiasmo, negli ultimi tempi, ricevendo numerose richieste per esposizioni in diverse città d'Italia, tra cui, per il periodo di Natale 2014, quella della città di Urbino, dove sono stati esposti diciotto suoi presepi.

Vittorio Malucelli

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