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Rosanna Gambarara:  UrbinAte residente a Roma
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Petta 'l paravent Hýsteron Próteron

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Foto dal blog:

 https://www.fanocitta.it/tag/la-poetessa-rosanna-gambarara/

 

 

Rosanna Gambarara

Rosanna Gambarara è nata a Urbino. A Urbino ha studiato, si è laureata in Lettere classiche e ha insegnato qual- che anno, prima di trasferirsi a Roma, dove attualmente vive e dove ha continuato ad insegnare.

A seconda dei momenti e delle esigenze espressive scrive poesie in lingua o nel dialetto di Urbino. La sua opera in versi, sia in lingua che in dialetto, ha ottenuto numerosi riconoscimenti in importanti premi letterari nazionali. Sue poesie compaiono su cataloghi d’arte, riviste cartacee e on line.

Suoi lavori sono presenti in Navigare (n. 9, Pagine 2016); nell’Antologia Poeti neodialettali marchigiani (Versante 2018);
in Marche, omaggio in versi (Bertoni 2018);
in Il soffio delle parole (Versante 2018);
in Novanta9 (IAED 2018 e 2019);
in Il coraggio di scrivere (Versante 2020);
in Parole e Segni (Premio “Poesia Onesta”, Versante 2021);
in Poeti e narratori in italiano e in dialetto (Premio “Poesia Onesta”, Versante 2022);
in Le Marche sono una regione plurale (Versante 2023).
Ha pubblicato Hýsteron próteron (Pagine 2016) e Dedlà (Bertoni 2019).

 

«I pensieri messi per iscritto non sono nulla di più che la traccia di un viandante nella sabbia: si vede bene che strada ha preso, ma per sapere che cosa ha visto durante il cammino bisogna far uso dei suoi occhi» (Arthur Schopenhauer).

La parola scritta è il traguardo, l’approdo a cui ogni vero Artista giunge per comunicare e condividere quelle verità nascoste che solo uno sguardo attento può scorgere, tra l’affollarsi quotidiano degli eventi e l’incalzare affannoso e ineluttabile della vita. È l’approdo, ma è anche la summa di un percorso di vita, di una consapevolezza profonda conquistata mediante l’elaborazione di anni o nell’intuizione di pochi attimi. L’approdo è la mèta agognata, il termine ultimo in cui i versi della propria vita vengono cuciti insieme dai fili dell’intelletto e compresi nella trama di un’unica, preziosa silloge.»