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CARTOLINA DALLE MARCHE PUNTATA N° 38 8^ EDIZIONE 69° appuntamento
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“”Cari amici, la Cartolina dalle Marche, anche quest’anno, in concomitanza con il cambiamento del palinsesto di Radio Capodistria, andrà in vacanza; ma non preoccupatevi, perché saremo con voi tutta l’estate e vi riproporremo una selezione delle rubriche già trasmesse. L’occasione è ghiotta: chissà che non abbiate modo di riscoprire luoghi interessanti e, magari, recuperare l’ascolto di qualche puntata persa! Oggi parliamo di Majòlo. La località, che conta poco più di 800 abitanti, si trova nel cuore del Montefeltro, a 590 metri sul livello del mare. La denominazione attuale deriva da “Majòlum”. Con questo termine si indicava, semplicemente, un castello meno grande rispetto alla fortezza della vicina San Leo, che, allora, si chiamava Montefeltro. Anticamente, Majolo sorgeva sul versante Nord del caratteristico colle di Majoletto. Del borgo antico non rimane nulla, perché venne travolto da una frana che, causata dal terremoto nella notte tra il 29 e il 30 maggio, dapprima trascinò parte della rocca e poi distrusse lo stesso borgo. Una leggenda racconta che il tutto andasse ricollegato all’ira di Dio, provocata dai lascivi “balli angelici” che ivi si danzavano. Non a caso, l’unico reperto della Majolo antica rimasto intatto è proprio la Chiesa di San Rocco. Sull’inconfondibile sommità del monte, che è a forma di cono e da cui si può scorgere un immenso panorama che domina tutta la Val Marècchia, si ergono a strapiombo i bastioni poligonali e una cortina dell'antica rocca di Majoletto, la cui polveriera fu distrutta da un fulmine nel 1639. Nel passato, proprio a causa della sua posizione strategica dal punto di vista militare, Majolo fu lungamente conteso tra i Malatesta di Rimini e i Montefeltro di Urbino, con vittoria di questi ultimi. Oggi, la località si presenta come un insieme di borgate e ci offre alla visita, oltre alle inimitabili bellezze naturali, anche la Chiesa parrocchiale di San Biagio presso Sant’Apollinare, costruita su una preesistenza romanica, di cui rimane un’abside. Al suo interno sono visibili affreschi del ‘500 e un’acquasantiera del ‘400. La Chiesa romanica di Santa Maria d’Antico, un’altra perla del posto, venne costruita nell’XI secolo per volere dei Conti Oliva. Essa presenta un portale in pietra del Quattrocento, sovrastato da una lunetta scolpita che custodisce, al suo interno, una statua di terracotta invetriata a tutto tondo del 1450, raffigurante la Madonna delle Grazie, attribuita a Luca della Robbia. Da notare anche un dipinto a tempera del XVII secolo raffigurante l’ “Annunciazione”, un altro raffigurante la “Natività della Vergine” e una tela a olio rappresentante la “Fuga in Egitto”. Maiolo è anche un posto attrezzato per gli amanti dello sport. Sono presenti impianti sportivi, campi da calcio e da tennis, una piscina all’aperto, un bocciodromo e un maneggio. Tuttavia, ciò che caratterizza il borgo sono gli antichi forni che, ogni anno, puntualmente, vengono riattivati per festeggiare la tradizionalissima Festa del Pane. Molto sentita dagli abitanti i quali, per la buona riuscita, spendono volentieri le loro energie, quest’anno si svolge il 26 e 27 giugno. Si contano più di 50 forni, annessi ai fabbricati rurali e costruiti in pietra locale già a partire da prima del 1830, i quali vengono utilizzati per la cottura del pane e di altre tipicità ad esso collegate. La cultura del pane ha costituito un elemento consolidante della società locale, a tal punto che ad ogni forno corrispondeva un agglomerato di case, costituito, per lo più, da famiglie imparentate tra di loro. Il pane veniva preparato dalle donne, insieme agli avanzi dell’impasto della giornata, la sera prima e la mattina successiva, alle prime ore. Successivamente, veniva avvolto in panni di cotone e di lana per farlo lievitare. Seguiva la cottura e il suo trasporto nei campi come cibo per il pranzo e, talvolta, anche per la cena. In occasione della festa del pane, per tutto il giorno sono possibili visite ai forni, con degustazioni tipiche, nonché spettacoli di animazione e un convegno di studi. Ulteriori informazioni possono essere reperite, presso il Municipio o la Pro Loco di Maiolo, al numero 0541 920012.
Prima di concludere, cari amici, vi ricordiamo che potete consultare i nostri testi sul sito www.pro-urbino.it , cliccando su Cartolina. Inoltre, potete scrivere a cartolinadallemarche@virgilio.it , oppure inviare una dedica a musicapervoi@supereva.it . Inoltre, vogliamo ringraziare, come sempre di cuore, tutta la Redazione di “Musica per Voi” per la sua preziosa collaborazione e anche il webmaster il prof.Michele Gianotti, che ha curato, costantemente, l’impaginazione del sito web della rubrica. E con questo è proprio tutto! La Cartolina dalle Marche termina qui, Francesco Venditti augura a tutti voi una fantastica estate e vi invita a trascorrere le vacanze nelle splendide Marche, tra mare, monti e antichi borghi!“”
FRANCESCO VENDITTI
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RUBRICA domenica 20 giugno 2004 ore 13 |
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