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Pippi  el  Barbier

LA  STIFFA

La più fotografata d'Italia:
non c'è stato turista che passando per Valbona non abbia scattato almeno un clik

 

 

 

 

 

 

Per lunghi anni (circa 15) questa bellissima gabbia costruita pazientemente dal nostro Pippi a forma dei Torricini ben visibili dalla barbieria, aveva contenuto una covata cardellini che un contadino gli aveva regalato ancora implumi perchè rimasti orfani dei genitori. Enzo con pazienza gli aveva allevati e fatti crescere con ogni cura. Questi cinguettavano felici con un bel piumaggio lucente e un allegro canto melodioso. Per loro la gabbia non era una prigione bensì una casa dove trovavano cure e da mangiare tutti i giorni.

Ma un brutto giorno un colto professore universitario di fuori denunciò il nostro Barbiere alla protezione animali, urlando allo scandalo che si tenessero in prigione bestiole così carine e felici.  Vennero gli esperti, più esperti di cavilli che di uccelli (si sa, dove imperano i partiti,  nessuno si trova al posto giusto) inflissero una bella multa a Pippi e l'ordine di mettere in libertà le bestiole. Pippi, dopo aver affidato le bestioline impreparate per la libertà ad una persona giusta, mise al loro posto degli uccellini robot che al battito di mani cinguettavano e sbattevano le ali, avendo sempre cura di riparali dal freddo, dal sole e dalla pioggia.

 

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