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FUFFI (Fulvio Santini): singolare figura

 

 

Dedicato al dottor Sabin

 (partic.)

 

 

 

  L'artigiano del ferro

A Fuffi non piaceva essere chiamato artista, preferiva definirsi “artigiano del ferro”. Non c’è urbinate che non abbia avuto un contatto con lui: attraverso i suoi lavori in ferro battuto, come compagno di gioco delle bocce, nel corso di dibattiti cittadini
Molti ricordano ancora l’infuocata polemica sostenuta contro il progetto di ampliamento del cimitero presentato da Arnaldo Pomodoro o la poesia “Addio vecchio Mercatale” in cui appassionatamente contrastava la decisione di costruire un nuovo parcheggio al Mercatale luogo di giochi e di ricordi ed ancora durante gli anni di insegnamento nella sezione di Metallo all’Istituto Statale d’Arte di Urbino.
A chi lo incontra solo oggi attraverso queste opere, Fuffi lascia un messaggio che pur legato nella concezione, all’ambiente locale può essere colto universalmente. Questi “ferri” sono illustrazioni di un mondo a metà tra il reale e il fantastico, frutto di una innocente genialità artistica che piegando la durezza del ferro fa vivere queste figure non definite.

 

N.B.  Quanto leggerete e vedrete in queste pagine web, è stato gentilmente messo a disposizione dalla famiglia Santini.  Tutte queste e altre notizie sono state raccolte nel libro "Fuffi, il poeta del ferro" di prossima pubblicazione