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Urbinati indimenticabili

Dott. Uff.  GIUSEPPE MARIA  BRUSCOLINI

Il giornalista di Urbino

 

Commemorazioni Servizi RAI su Urbino

Cinema di animazione

Ca' Vagnerello

Album Foto

 

 

BIOGRAFIA

 

Nacque in Urbino 18 Aprile 1935. Dopo gli studi elementari tormentati dalla 2ª Guerra (clicca), la Scuola Media ed il Liceo Classico frequentati in Urbino, si laurea in Giurisprudenza sempre nella sua amata città.

Nel 1951, a soli 16 anni ancora studente liceale, iniziò la sua attività giornalistica scrivendo sul Giornale dell'Emilia poi rinominato "Il resto del carlino".  A questa corrispondenza seguì la collaborazione con L'Avvenire d'Italia. Per questa sua passione per la cronaca e i servizi di informazione si vede sempre presente, anche come organizzatore di eventi prima in Urbino (clicca), poi nelle Marche e nella Nazione e all'estero

Dai genitori ereditò un genuino attaccamento ai luoghi che gli dettero i natali ed alla fede religiosa. Fu fede applicata in ogni momento del suo vivere. Questa gli dette pacatezza e sobrietà nel comunicare e nell'agire e lo ha sempre sostenuto nei momenti difficili.

Nel 1954 avvia una assidua corrispondenza con la Voce dell'Adriatico che poi diventata Corriere Adriatico

Appena laureato dedicò molte energie alla produzioni di cartoni animati a sfondo storico-scientifico con lo scopo di creare uno sbocco lavorativo ai diplomati della locale Scuola del Libro che aveva da poco istituito la specializzazione in film di animazione. Giuseppe ricordava quello come un periodo felice di scoperte e di contatti umani, tuttavia poco fortunato dal punto di vista economico per la miopia degli amministratori locali e per la tipica freddezza dei paesani verso le novità.

Ha sempre partecipato attivamente alla vita universitaria come rappresentante negli organismi universitari. Il suo impegno pubblico si era esteso anche ai movimenti cattolici e al partito della Democrazia cristiana, della quale divenne Segretario per la Sezione di Urbino e in seguito entrò a fare parte anche del Consiglio comunale della città feltresca.

Nonostante le buone intenzioni di rimanere nella sua città, che in verità gli andava stretta come alla maggior parte di laboriosi concittadini, prende il volo per Roma impiegandosi alla RAI. Esodo sempre molto diffuso, come poi venne immortalato dal cugino Paolo Volponi, grande poeta e narratore,  ne La strada per Roma uscito nel 1991.

Nel 1971 va alla redazione regionale della RAI di Ancona, scalando rapidamente tutta la gerarchia, da inviato speciale a caporedattore. 

Dal 26 Ottobre 1972 è iscritto nell'albo dei Giornalisti Professionisti delle Marche (clicca).

Nel 1972  si è sposato (clicca) con Fiammetta  Socci ed ebbe due figlie, Francesca e Chiara.

Mantenne sempre una fattiva collaborazione con la Scuola di Giornalismo dell'Università degli Studi di Urbino della quale per diversi anni fu Docente e Direttore.

Fu docente all' UNILIT di Pesaro-Urbino, l'Università Libera Itinerante collegata all'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".

Durante il periodo in RAI, come conoscitore del mondo arabo era stato inviato speciale della Rai al Cairo durante la guerra del Golfo.

Nel 1991 viene chiamato per fondare la Radio Televisione di Stato della Repubblica di San Marino, in consociazione con la RAI.  In stretta  collaborazione con il presidente Sergio Zavoli mantenne questa carica fino al 1996, anno nel quale decise di godere della maturata pensione.

Il 2 Giugno 1998 gli venne conferita l'onorificenza di Ufficiale dell' Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L'onorificenza normalmente viene conferita per "ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari."

Da pensionato 'rientra' nelle Marche e dà prova di grande solidarietà intergenerazionale reiscrivendosi al sindacato e dividendosi tra Ancona, sua città d'elezione, e la patria urbinate.  A Castel Cavallino ridà vita alle vigne di famiglia diventando appassionato produttore, sempre con quel garbo e quella tenacia a lui congeniti.

 

Morì in Ancona il 20 Maggio 2015 e per sua volontà venne tumulato nel cimitero di San Bernardino della sua amata Urbino.  La sua scomparsa inattesa ha lasciato un senso di vuoto e di smarrimento non solo nei famigliari e nei parenti, ma anche nei numerosi amici che aveva in Urbino e fuori,