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Mario Agnoli:  Giurisprudenza e Amministrazione
ATTUALITA' GIURIDICHE 2016

 

 


 

LEOPARDI NEWS LETTER

2016 Sett/Ott  n° 39

- Editoriale: “Valori per una società in crisi (3)- “Li-
bertà e civiltà secondo la dottrina sociale cristiana”
di Vittoriano Innocenti,                                                 pagg. 2-5

-“Libri" - Riceviamo e Pubblichiamo di Vittoriano
Innocenti,                                                                         pag. 6

-“Il Totalitarismo dell’economia -Un progetto per il
dominio del mondo”, di Carlo Guglielmo,                 pagg. 6-20

-“Comunicati per sede , pubblicità, web”, Red.,               pag. 20

-Oltre al ponte sullo stretto ecco le infrastrutture
di cui avrebbe bisogno il nostro Sud”, di F. Romeo, pagg.21-22

-Appello ai soci e Abbonamenti al Notiziario,                 pag.22

-“ Elementi di critica giuridica, di Mario Agnoli,            pag. 23

La centralità del popolo nel nostro ordinamento
costituzionale ”, di Mario Agnoli,                                 pag. 23

-“La sicurezza” , di Mario Agnoli,                                  pagg. 23-24

- The (Trans-Siberian train of) Heartland or
(Mare Liberum of) Rimland? Mega structures for
thè next century, by Filippo Romeo,                       pagg. 25-28

-Poeti a Pistoia -Anna Maria Dall’Olio,                       pagg. 27-29

-Campagna per la pace, Red.,                                           pag. 31

-   HCKYCCTBO - £OPOrA K MHPY , Red., con
traduzione in russo di Svetlana Oropova,                  pag.32

 

N.B.  Mario Agnoli ha collaborato per 5 anni alla redazione di questo periodico

 

 

ATTUALITÀ GIURIDICHE

 

Continua la serie dei contributi del dr. Mario Agnoli, studioso di diritto pubblico, rivolti alla comprensione di tematiche giuridiche che richiede la presenza di un'informazione adeguata e di una comunicazione confacente. Seguono tre contributi di Mario Agnoli

Mario Agnoli è un esperto amministrativo/giuridico. E’ stato per decenni segretario generale del Comune di Pistoia, presidente dell’INPS locale, insegnante universitario di diritto amministrativo. É anche valente poeta e scrittore.

 

ELEMENTI  DI  CRITICA  GIURIDICA

 

L’informazione a livello popolare relativa all’ attività delle istituzioni

pubbliche richiede l’adesione stretta alla realtà effettiva , per l’appunto provata. Al contrario un’ informazione ispirata a criteri fantastici in funzione di un diffuso interesse, anche economico, produce incertezza in particolare sulle prove .

Il cittadino ha il diritto di conoscere la verità e gli organi d’informazione hanno il dovere di rappresentarla come tale.

Alla domanda se vi possono essere poteri, più o meno forti, in grado di influenzare l’informazione al fine del conseguimento di interessi particolari, la risposta è senz’altro affermativa: nel senso che queste situazioni hanno ormai conseguito il grado fenomenico.

Alla ulteriore domanda se esistono nella nostra società situazioni di dissenso rispetto alla generalità fenomenica suddetta, si risponde affermativamente, senza tuttavia sottacere la irrilevanza pratica di queste posizioni di dissenso.

Ad esempio, vi possono essere situazioni che a motivo del loro consistere effettivo ricadono ineluttabilmente sulle azioni giuridiche al punto da privare, giustamente, l’autore dell’azione da ogni facoltà di scelta.

L’organo amministrativo titolare di una determinata competenza nei vari settori : della finanza , dell’amministrazione, della gestione dei titoli di concessione e di diniego, non può sottrarsi al previsto adempimento nei termini stabiliti dalla legge e dai regolamenti di attuazione. Può, tuttavia, verificarsi il caso di azioni, procedure diversificate . In questi casi si possono verificare :

-    la diversificazione risulta motivata adeguatamente ,ma la motivazione risulta tuttavia elaborata e oscura;

-  la diversificazione risulta provata semplicemente e quindi facilmente accessibile; la diversificazione non risulta motivata, per cui è suscettibile di produrre congetture.

L’appropriazione della notizia e la successiva elaborazione della stessa per fini diversi da quelli etici e morali in effetti non produce soltanto un giudizio improprio sui fatti, ma tende a coinvolgere in negativo ogni atto giuridico, non tanto sotto l’aspetto specifico, quanto sotto quello estensivo, per l’appunto fenomenico.

Infine, alla domanda se è possibile porre rimedio a codeste situazioni fenomeniche, si risponde affermativamente, e cioè il ristoro dell’etica e della morale va necessariamente ricercato nella legge: per quello che essa permette, vieta e sanziona.

 

 

LA CENTRALITÀ ‘ DEL POPOLO NEL NOSTRO ORDINAMENTO COSTITUZIONALE

 

La Costituzione della Repubblica Italiana pone espressamente il popolo al centro dei poteri sovrani.

Alla domanda se la previsione costituzionale risulta sostanzialmente rispettata da parte di coloro che detengono i poteri pubblici in relazione ai loro rapporti con i cittadini, la risposta è negativa, in particolare riferita alle fattispecie concrete, cioè a quelle per l’appunto relative alla partecipazione effettiva.

Alla successiva domanda se esistono norme di attuazione della Costituzione che disciplinano l’esercizio della sovranità popolare,la risposta è positiva; anzi si può affermare che il quadro normativo al riguardo è molto ampio, fino ad essere addirittura eccessivo.

Conseguentemente è pressoché d’obbligo la successiva domanda sulle ragioni della discrasia tra prescrizione e azione; cioè sul perché degli artifici a cui ricorrono uomini del potere per impedire la partecipazione popolare al governo della cosa pubblica, almeno sotto il profilo sostanziale.

La risposta va ricercata nella crisi sociale derivante dal venire meno degli equilibri politici e morali. Il fenomeno sarebbe ascrivibile alle inversioni empiriche per cui i poteri si chiudono all’interno delle loro competenze senza aperture dialettiche.

Infine, alla domanda se è possibile rimuovere la distanza e dare seguito pratico alla partecipazione popolare al potere pubblico, la risposta non può che essere positiva, tuttavia avuto riguardo degli effetti mediante la buona volontà e non mediante il ricorso alle mediazioni grottesche ancorché ricche di buoni propositi.

Non esiste uno schema preferenziale di partecipazione popolare, a parte il ricorso ai referendum popolari; esistono tuttavia dei paletti all’interno dei quali si costituiscono e si sviluppano le strategie .

Si osserva al riguardo che sono in corso iniziative di natura operativa per dare spazio, pressoché esclusivo, alla informatica nei rapporti amministrativi dei cittadini con la Pubblica amministrazione.

Sotto il profilo procedurale è ovvio l’auspicio di una semplificazione degli atti amministrativi, ma anche di una ovvia attenzione all’incremento della oligarchia burocratica informatica.

 

 

LA SICUREZZA

 

La parola sicurezza entra di pieno diritto anche nella Costituzione. E’ intesa come compendio                        delle misure che i Pubblici poteri sono tenuti ad applicare  a protezione dei cittadini.

La sicurezza pubblica richiede l’assunzione tempestiva e adeguata di interventi in ogni fase dei bisogni, a iniziare dalla prevenzione.

Non è del tutto casuale il ricorso alle sperimentazioni ad post, cioè successive a sciagure.

La reiterazione di sciagure, in particolare dovuta alla scarsa efficienza degli strumenti preordinati alla sicurezza, è grave e pone problemi di vario ordine, anche politico.

In genere a fronte di gravi sciagure le scuse sono sempre dello stesso tenore: gli impianti non hanno mai dato problemi sulla sicurezza, le cause vanno ricercate nella imprevedibilità assoluta.

Vediamo un caso eclatante.

Da molto tempo si sostiene che il torrente ............ è pericoloso, in particolare in primavera con lo scioglimento delle nevi e in autunno con le piogge, e che gli argini sono inadeguati. Per la sicurezza dei residenti nell’abitato sottostante vengono previsti dalle Autorità preposte alla salvaguardia idraulico - forestale interventi urgenti e non differibili, ma in sede di attuazione del relativo piano d’intervento sono emersi più problemi, di cui in particolare:

- l’opposizione dei proprietari degli immobili interessati al lavori alla liquidazione degli indennizzi, ritenuti insufficienti;

- l’aumento del prezzo degli appalti dovuto a rettifiche progettuali;

-  alcune previsioni di entrata previste dal piano sono sottoposte a limitazione in relazione a problemi di ordine finanziario generale; il ricorso amministrativo di alcuni partecipanti al concorso per l’appalto delle opere per vizi di legittimità ritenuti presenti nei relativi atti amministrativi.

Indubbiamente la fattispecie esemplificata rivela una situazione grave sotto il profilo della sicurezza dell’abitato sottostante.

Eventi calamitosi prodotti dalla inosservanza dei principi regolatori della sicurezza pubblica sono all’ordine del giorno. Indubbiamente è venuto il tempo di mettere mano a interventi concreti e efficienti anche in materia di responsabilità direttiva e gestionale, a luogo delle molte leggi.

Mario Agnoli

 

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