DICEMBRE  2007              Giovedì  10  Ore 16.00

 Prof. Maria Lenti

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Paolina Leopardi, … non solo sorella di Giacomo

 

 Paolina Leopardi (1800-1869): sorella di Giacomo, sua compagna di giochi d’infanzia e delle giornate dell’adolescenza e della prima gioventù, insieme ai fratelli, Carlo (1799), Luigi (1804) e al piccolissimo Pierfrancesco (1815).

 

 

  Il poeta le era molto affezionato. Pilla, così la chiamava anche nelle lettere, sarebbe dovuta andare sposa ad un nobile. Nozze non avvenute. Poco attraente, priva di una dote sostanziosa, restò nubile e  visse nel “natio borgo selvaggio”, accanto ai genitori, alla madre che non concedeva né affetti né sconti alle convenzioni e alle rigidità, molto soffrendo della lontananza, poi della morte, del fratello Giacomino.

  Così i testi scolastici, le poche righe nelle enciclopedie (quelle che la ricordano).

  Tutta qui, la sua vita?

  Qualche anno fa  è stata “scoperta”, sull’onda degli studi di genere e della indagine sulla storia delle donne. La ricerca ha riguardato le sue lettere, quelle di Giacomo e di altri suoi corrispondenti e interlocutori a lei, la consultazione di documenti di casa Leopardi a Recanati, d’archivio, sparsi, ecc.  

   Appunti, citazioni, una biografia di Mozart offerta come dono di nozze e lettere, belle e numerose.

   …Un pretendente rifiutato (il “bel Roccetti”, di cui era innamorata), e, dopo la morte della madre (1857), le decisioni sugli abbellimenti ed i restauri del “paterno ostello”, i viaggi a Bologna, nell’Emilia, a Napoli sulla tomba del fratello, in Umbria, a Pisa, a Firenze. Sono state pubblicate lettere, è diventata protagonista di una pièce teatrale.

   Ne è uscita la figura di una donna colta, con una personalità vivace ed una intelligenza acuta, che - a dispetto delle imposizioni materne, e del tempo, dei lutti familiari - ha saputo ritagliarsi un suo spazio e fare le sue scelte. Anche, ormai grande, vestendosi di rosso,  dopo il nero che l’aveva avvolta per una vita intera.

                                                                                                                                     Maria Lent

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