MARZO 2008
Lunedì 10 Ore 16.00
Prof.ssa Rosetta Borchia
LE ROSE ANTICHE DEL MONTEFELTRO
Il giardino delle rose perdute
…c’è un giardino, sui colli intorno a Urbino . dotato di tale grazia
che come si dice di certe immagini sacre, non pare creato da mano
d’uomo. Lo sguardo vaga verso il più lontano orizzonte per poi tornare,
quasi inconsapevole, sul cespuglio di rose di fiorite, da lì verso le
foglie ariose dei sorbi. Poi di nuovo verso quel dolce paesaggio , che
pare un fondale di Raffaello …. PIA PERA .ll giardino che vorrei, ed. Electa
2006.

Le rose antiche, oltre che rappresentare il bello, nel senso puro del
termine, sono i fiori simbolo della poesia. Esse possiedono tutto il
fascino che il sentimento, la storia, la botanica, le associazioni
possono loro offrire, danno il senso della continuità tra passato e
presente. L’idea che le mie rose emanino lo stesso profumo del giardino
di Afrodite, “ricco di rose e roseti” come narra la mitologia greca,
oppure che le rose che crescevano nell’antica Paestum e descritte da
Virgilio sono quelle che lì vicino alla mia fontana rocciosa, va al di
là della loro bellezza e rimanda al fascino del mito, del mistero.
Celebrate in dipinti, ballate, poesie, incisioni, fin dai tempi più
remoti, sono state fonte di innumerevoli miti, leggende, superstizioni,
attraverso secoli e popoli.
Le rose antiche,sono una vera passione e, come tutte le passioni, , va
prese al volo, senza troppo
indugiare. sicuri che le difficoltà e gli ostacoli saranno alla fine
ricompensati con gratificazioni
impareggiabili. La ricerca sul territorio delle rose antiche è durata
diversi anni ed è stata
un’esperienza indimenticabile non solo per il ritrovamento di un
patrimonio di biodiversità, che
probabilmente sarebbe andato perduto, ma anche per l’opportunità
irripetibile che mi è stata offerta di penetrare e svelare un paesaggio
abbandonato, segreto, misterioso…un vero patrimonio cultuale ed
emozionale .
Il cortometraggio (circa 30 minuti) UN NOME PER LA ROSA ( regia di Marco
PERROTTA, sceneggiatura di Rosetta Borchia) racconta la storia di questa
ricerca, di questa passione. Vuol essere anche un messaggio ,
soprattutto per i giovani a saper riconoscere , cogliere e perseguire le
passioni.
La clip IL GIARDINO DELLE ROSE PERDUTE (10 minuti realizzato da Rosetta
Borchia) altro non è che la selezione di fotografie del giardino e delle
rose.
Raccolte insieme e musicate offrono un gradevole spettacolo pieno di
petali e colori. Uno stimolo, un invito a vedere il giardino dal vivo ma
soprattutto ad amare questo delicatissimo fiore, ad approfondirne la
conoscenza.
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Borchia Rosetta, cagliese di nascita, vive e lavora a Urbino,
loc. Maciolla, 47.
Diplomata in pittura e scenografia all’Accademia di Belle Arti
di Urbino, ha lavorato presso 1 'Amministrazione Comunale di
Urbino come responsabile dell’assessorato alla
cultura.
Nel
1980 va in pensione e inizia la sua carriera di pittrice.
Iperrealista del paesaggio urbinate con una creatività fiabesca
e fantastica, organizza e partecipa a molte collettive e
personali. Nel 1982 a Sassoferrato vince il primo premio
"G:R:Salvi" per la sezione pittura.
Nel
1989 inizia una ricerca nel territorio della provincia di Pesaro
e Urbino per il recupero di antiche rose dimenticate (alcune
varietà in pericolo di estinzione).
Organizza con la Fondazione San Valentino di Sassocorvaro due
convegni nternazionali per fare il punto in Italia su questo
affascinante tema. Ai convegni intervengono esperti e studiosi
provenienti da molti paesi del mondo.
Il
progetto, ancora in itinere, ha visto il recupero di centinaia
di rose messe a dimora in un grande giardino museo, il
giardino delle rose perdute, nella sua casa di campagna a
Urbino che la stessa ha progettato e, da sola, ha realizzato.
Nel
2004 realizza, insieme a un regista romano un cortometraggio
sulla sua storia di ricercatrice di rose.
Nel
2006 realizza unfilm (mediometraggio) sempre insieme al regista
romano, “La notte del concerto”.
Attualmente, lavora a realizzare videoclip e cortometraggi sul
paesaggio.
Collabora con Unilit di Rimini, Novafeltria e Tolentino. |
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www.unilit-pu.it
per rivedere sunti ed
immagini del programma svolto, entrare nella pagina di
Cagli e da qui nella sezione
calendario-programma, quindi
cliccare sul nome del relatore.
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