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Pieve di San Cassiano  Castelcavallino (sec. XIV-XV)

 

La Pieve di Cavallino è dedicata al martire S. Cassiano; dista circa un chilometro dal Castello; è costruita a tre navate in laterizio e pietra tufacea e arenaria.

Costruzione romanica del secolo XIII con qualche elemento prima metà del secolo XIV. La chiesa offre, a divisione delle tre navi coperte in legname e con archi a pieno centro quattro colonne cilindriche erette su basi subici intramezzate da due pilastri, sormontate da un abaco con mensole angolari, rozze teste scolpite; l'abside mediana è quello di si­nistra, hanno finestre centinata chiusa, mentre un'altra luce praticata nel fianco sinistro si disegna triloba. Il quadro all'altare maggiore rappresenta la Beata Vergine col Bambino e S. Cassiano M. che tiene sulle mani il Castello di Cavallino: in piccolo, il martirio di detto Santo. In un angolo la figura dell'arciprete Agostini (1662-1685), che fece fare il quadro.

 

Campane.

Due sono le campane sul campanile: una è alta 0,57 diam. 0,57. Datata 1571. Da una memoria di archivio questa campana sarebbe stata fusa in ricordo della vittoria di Lepanto.  Seconda campana, datata anno 1725. Fusa da Giovanni Galanti a spese dell'arciprete Luminati Antonio Maria. Cavallino è Pieve antichissima, matrice avente come filiali dipendenti e con cura di anime le seguenti chiese: S. Michele Arcangelo di Monte-calende, S. Giovanni Battista di Schieti, S. Paternlano, S. Barbara in Mandarelll, S. Stefano in Acquaviva, S. Donato in Tavigllone, S. Lorenzo in Solflnelll, S. Martino In Mandarelli.

Fra i parroci che hanno esercitato il ministero parrocchiale a Cavallino si annovera uno celebre, un pittore domenicano nel 1472: Bartolomeo Coradlnl, detto Fra Carnevale. Nella sala parrocchiale si legge una iscrizione che così dice:

« Questa Pieve - ebbe il vanto - nel 1472 - di annoverare tra i suoi parroci - il celebre pittore Fra Carnevale - dell'ordine del predicatori -vivente Duca d'Urbino Federico ».

Da vari documenti si ha che Fra Carnevale fu parroco dal 1472 al 1487. Il suo vero nome era « Bartolomeo Coradlni », ed era chiamato Carnevale a cagione dell'aspetto prosperoso del suo corpo e dell'indole amena e festevole. Fu uno dei pittori del secolo XV. Il Vasari, scrive che « BRAMANTE ancor fanciulletto studiò molto le pitture di Fra Carnevale ».

 

Bibl. Bramante Ligi  - I MONASTERI GIROLOMINI NEI SECOLI XIV - XV  NELLA DIOCESI DI URBINO  LE ANTICHE CHIESE E MONASTERI DEI MONTI DELL'ALTA E BASSA CESANA DI URBINO NEI SECOLI XI - XII • XIII   XIV - XV  MEMORIE STORICHE - STABILIMENTO TIPOGRAFICO « BRAMANTE »  URBANIA  1971