Università degli Studi di Urbino Istituto di Storia dell'Arte

in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

La Scuola del Libro di Urbino

a cura diSilvia Cuppini

Bucarest - Museo Nazionale d'Arte 4-20 dicembre 1989

 

 

CRONOLOGIA PER LA STORIA DI UNA ISTITUZIONE

 

La tradizione dell'insegnamento artistico ad Urbino data al 1767, quando il principe Carlo Albani fece istituire nella locale Università una "Lettura di Geometria Prattica del Disegno di Pittura", affidata al pittore Michelangiolo Dolci, seguace del Maratta. Dopo alterne vicende l'Istituto di Belle Arti nel 1885, sotto la direzione dello scultore palermitano Ettore Ximenes si trasferisce nella sede del Palazzo Ducale, dove erano state raccolte le opere confiscate agli enti ecclesiastici, come stabiliva il Decreto Valerio del 1861. Il Ministro del nascente Stato italiano decretando infatti "la fondazione di un Museo a maggior lustro ed incremento della Scuola di Belle Arti" stabiliva la stretta connessione fra la Storia dell'arte e la pratica d'arte.

 

1920  - E' istituito ad Urbino, dipendente dal Ministero dell'Industria e Commercio, una Scuola d'Arte e Mestieri da affiancare all'Istituto di Belle Arti, come già dagli ultimi decenni dell'Ottocento si auspicava.

1922 -Primo progetto del Presidente dell'Istituto - forse suggerito dal Soprintendente per le Marche e la Dalmazia Luigi Serra - di creare un corso libero dell'Arte del Libro, che trovava le sue motivazioni storiche nella grande Biblioteca Federiciana e nella tradizione tipografica urbinate, che aveva trovato il suo momento di massima espansione nel secolo XVIII dopo che il Cardinale Annibale Albani aveva fondato nel 1725 la Tipografia della Cappella.

1924   -  La Scuola Professionale d'Arte e Mestieri passa alle dipendenze della Direzione Generale delle Belle Arti presso il Ministero dell'Educazione Nazionale.  Muore l'ultimo Direttore dell'Istituto di Belle Arti delle Marche, il napoletano Luigi Scorrano.  Il Presidente annuncia, nella seduta del 18 Luglio, la fondazione di un Istituto di Belle Arti per la composizione e illustrazione del libro, secondo il Decreto Valerio che vuole ad Urbino un ente per la cultura e la formazione artistica della gioventù. Lo scopo è quello di dare all’ "insegnamento di Arte applicata un vero carattere universitario".

1925  -  Si da inizio all'attività della Scuola, che prende la denominazione di Istituto d'Arte per la Decorazione e Illustrazione del Libro. Dopo che Adolfo De Carolis ricusa l'invito a ricoprire la carica di Direttore, viene chiamato Aleardo Terzi, la cui fama di disegnatore e illustratore è legata a riviste quali "Novissima", "La Lettura" e ai cartelloni pubblicitari della Max Meyer, Borsalino e Formitrol. Accanto a Terzi insegna calcografia Tarquinio Bignozzi e xilografia Antonello Moroni.  La scuola al suo sorgere comprende i seguenti insegnamenti: nel corso inferiore: disegno di ornato, disegno architettonico, prospettiva e teoria delle ombre, anatomia artistica, disegno e plastica dei caratteri. Nel corso superiore: xilografia e fregi tipografici, litografia e decorazione del libro, calcografia e illustrazione del libro, storia dell'incisione, storia del costume, chimica dei colori.

1926   -  Francesco Carnevali, illustratore già affermato - ha collaborato con il "Giornalino della Domenica" - viene chiamato a insegnare Disegno ornamentale e geometrico su segnalazione di Luigi Serra, che ha seguito con grande interesse e par tecipazione il sorgere del nuovo Istituto. Alla Prima Mostra d'Arte pura e decorativa, organizzata da Serra a Pesaro, è presente l'Istituto con i manufatti dei primi allievi. Moroni viene sostituito da Bruno Marsili da Osimo per l'insegnamento della xilografia. La sezione di Litografia viene affidata a Ettore di Giorgio.

1927     -  Risalgono a questo anno le prime edizioni ad opera degli insegnanti. Viene allestita, nelle sale del Palazzo Ducale, una Mostra dell'antico libro urbinate e i primi saggi degli alunni. L'Istituto partecipa alla seconda edizione pesarese della Mostra d'Arte pura e decorativa.

1928     -  Terzi lascia la direzione dell'Istituto per coordinare a Roma l'illustrazione e l'impaginazione della Enciclopedia Treccani. L'Istituto ottiene la regificazione, cioè la statizzazione, retroattiva al 1924. Viene chiamato a dirigere la scuola il veneziano Luigi Sormani.

1929     -  Per un breve periodo ritorna Aleardo Terzi alla direzione e all'Istituto viene affidata la stampa della rivista ministeriale "Rassegna dell'Istruzione Artistica" e, per far fronte a questo impegno, si apre un laboratorio di fotoincisione.

1930     -  Giunge alla scuola il nuovo insegnante Luigi Servolini, che impartisce lezioni di Disegno, Stile dei Caratteri e Storia dell'incisione, mentre la direzione è affidata a Ettore di Giorgio, unitamente all'insegnamento di Xilografia e Litografia. Giuseppe Mainini occupa la cattedra di Calcografia. Durante questo anno si iniziano le prime esperienze del libro illustrato dagli allievi. Nell'autunno è inaugurata una Mostra degli elaborati scolastici, che si ripete con incidenza annuale per un decennio.

1931     -  L'Istituto per la Decorazione e Illustrazione del libro si fonde con la Scuola d'arte e parallelamente alle sezioni del legno del ferro e della ceramica offre un diploma per tipografi: Artiere del libro, diploma che si ottiene con la frequenza di tre anni ad indirizzo prevalentemente tecnico. Soltanto nelle tre classi superiori si sviluppa l'esercizio e lo studio delle tecniche grafiche: calcografia, litografia, xilografia e composizione illustrata. L'allievo che frequenta i sei anni di scuola ottiene il diploma di Maestro d'arte del libro. Successivamente si possono frequentare due anni di perfezionamento con l'obbligo di presentare, all'atto del diploma, un libro illustrato.

 

1932  -  Leonardo Castellani viene chiamato da Fano, dove insegna ceramica, alla cattedra di Calcografia.

1934  -  A Ettore di Giorgio, assegnato all'Istituto d'Arte di Napoli, succede Mario Delitala.

1935-40  -  Gli allievi dell'Istituto sono aumentati considerevolmente; è questo il periodo più fervido di formazione per gli allievi che si dedicheranno alla stampa originale d'arte. La scuola si vede impegnata in questi anni negli Juveniles e nei Littoriali, manifestazioni promosse dal regime.  Luigi Servolini lascia l'insegnamento.

1943    -  II Direttore Delitala è chiamato a Perugia ed è sostituito da Francesco Carnevali, che dovrà sostenere la scuola nei duri anni della guerra. L'Istituto registra il passaggio per breve tempo, per l'insegnamento di figura, dei pittori Gisberto Ceracchini e Sante Monachesi.

1944    -  Si avverte la necessità di un rinnovamento della scuola e Castellani propone di dividere i corsi in due indirizzi diversi: uno orientato alla decorazione e all'illustra zione, l'altro all'incisione. In questo anno l'Istituto è fatto oggetto delle razzie dei tede schi e viene notevolmente impoverito del materiale didattico soprattutto nella sezione di tipografia. Giunta la liberazione si inizia la ricostruzione.

1950  -  Con l'arrivo di Pietro Zampetti come Soprintendente alle Gallerie delle Marche e Presidente dell'Istituto si da inizio alla sezione di Disegno animato. Zampetti è anche promotore della "Collana di studi archeologici ed artistici marchigiani", pubblicata presso l'Istituto.

1954  -  Viene attivato il laboratorio di Serigrafia.

1956  -  L'Istituto pubblica di Pasquale Rotondi in due volumi, // Palazzo Ducale di Urbino, fondamentale opera di ricognizione sulle vicende costruttive del Palazzo.

1957-60  -  In questi anni entrano a far parte del corpo insegnanti Carlo Ceci, Renato Bruscaglia, Pietro Sanchini, rispettivamente per Litografia, Calcografia, Xilografia. Si ricordano anche Arnaldo Battistoni, Enrico Ricci, Nunzio Gulino, Umberto Franci, Dante Panni, Giorgio Bompadre e Walter Piacesi.

1963  -  Carnevali, prima di ultimare il suo mandato della Direzione dell'Istituto, promuove la nascita del Corso Superiore di Arti Grafiche, con la collaborazione di Enrico Gianni, ingegnere cartotecnico. Il corso ha la durata di tre anni ed è finalizzato all'editoria.

Livio Sicchirollo, che fa parte del Consiglio di Amministrazione con Valerio Volpini, favorisce i contatti con i maggiori grafici milanesi, in particolare con Albe Steiner, che accanto a Elio Vittorini ha ideato la nuova formula del giornale culturale, "II Politecnico" e Giancarlo Iliprandi.  I grafici milanesi provengono dalla Scuola del Libro di quella città che aveva annoverato fra i suoi insegnanti Bob Noorda.  Entra in vigore la pianta organica che comprende le sezioni di disegno animato e le vecchie strutture della Scuola d'Arte e Mestieri (ferro e legno). I laboratori si trasformano in sezioni. Fulberto Pettinelli, xilografo e consulente grafico dell'Electa è il nuovo Direttore.

1966  -  Leonardo Castellani lascia la cattedra di Calcografia e lo sostituisce Walter Piacesi. Viene ripresa per iniziativa del Ministero la stampa della "Rassegna per l'Istruzione artistica", interrotta nel 1942.

1971-75  -  Pietro Sanchini svolge le funzioni del Direttore mentre Pettinelli è chiamato a ruoli ispettivi al Ministero della Pubblica Istruzione.

1974  -  II Corso Superiore di Arte Grafica viene istituito in modo autonomo con un organico docenti e amministrazione propria. Il coordinatore è Pietro Sanchini. Nasce l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA)

1976  -  Direttore è Nicolo Nicosia, ceramista.


 

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