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Poesie Lette

DON AMATO CINI   -  1988 Ricordo all'ACLI

Luciano Mastellari legge "NOTTE CORTINA DI PENA"

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NOTTE CORTINA DI PENA

Petrosa notte, cortina di pena,
singulti di fiamma in povera brace
proiezioni sempre più brevi d’ombre
sui muri e diffuso odore di cenere.

Non so che iroso impeto d’ali lacera
inquieti silenzi,
occhi in fuga nei metrò delle immani
città perdute nel nulla,
lontananze infinite.

Precludono un varco torbidi fiumi
un urtare contro gli scogli
di flutti, muraglie spostate
sempre più avanti un trottare
d’antichi nuovi centauri,
la meretrice accosciata e discinta
fra il mare e la spiaggia.

M
a come da nube franta da spessi
baleni dal buco oscuro mi salva
non so che suono di sillabe arcane:
«
È necessario che il seme marcisca
per lunga stagione
fino a quando d’impossibile grido
non gridi la terra stremata,
ma tu non chiedere il tempo nè l’ora.

Foglia tra le foglie tremanti,
rimuovi le pietre, interroga i germi,
discendi nel buio, risali.
Incontrerai per le strade una donna
d'amori in cui giace deluso
un sogno di madre,
un uomo armato dal petto villoso
in cui geme forte un fanciullo,
che non sfiorarono
le mani imporose dell’alba».

E intanto cede la notte a una luce
che filtra per le persiane leggera,
viene alla riva dell’anima
non so che musica d’alberi e d’acque.

7/1/1987