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Poesie Lette

DON AMATO CINI   -  1988 Ricordo all'ACLI

Luciano Mastellari legge "INSONNE RIVA"

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INSONNE RIVA

Insonne riva, cuore,
che senti aprirsi le foglie ricrescere
l’erba sotto la falce
nascere morire il vento la luna
il senno le piogge
il moto dell’alte e basse maree,
nulla t’è alieno d’umano e divino.

Tra elementi infiniti
uno e molteplice
enigma a te stesso
t’illudi d’aprirti varchi sognando
d’Eracle che liberava la terra
dai mostri acceso d’amore per Jole
divina e per mari
balenanti al sole d’oro e d’azzurro
ti fingi nascite arcane
senti per occulte pulsioni
crescerti ali verdi sui monti
ove attendi presagi oltre le nuvole
il gorgo e la pietra.

Sintesi di tenebra e arcobaleni,
tu sei il tragico pruno invernale
irto di spine
il giglio chiaro e l’intatto profumo
o forse nulla t’è uguale di quanto
palpita e muore,
tu gemito delle cose inespresse
della tua canzone sempre da compiere,
irripetibile forma perduta
tra mille, che godi e tremi di questa
sequenza illusoria del tempo.

                                                             
25/VI/1987