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Barsotti Cipriani Bertozzini Crespini Corbucci Mosci De Santi

(Foto Paolo Mini)

 

CONFERENZA STAMPA 10 Agosto 2012

 

Viene annunciato ufficialmente alla stampa che la  Festa del Duca 2012- Sipari Rinascimentali si terrà in Urbino dal 17 al 19 agosto 2012.

La Presidente dell'Ars Francesca Crespini ha annunciato che dopo quasi quattro secoli la città di Urbino potrà assistere di nuovo all'antico gioco dell'Aita, che si tenne in Piazza Mercatale dal Rinascimento al 1631 e del quale si erano perse le tracce e le regole, ora ritrovate grazie al sostegno ma anche alle ricerche storiche del cav. Gastone Bertozzini, che ne ha poi illustrato la genesi.

Presenti anche il Sindaco di Urbino Franco Corbucci, la dott.ssa Rosanna Saltarelli (storica ARS), il Prof. Gastone Mosci per la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, il Prof Gualtiero de Santi curatore del ciclo di proiezioni "Urbino nel cinema storico" e il curatore dei mercati storici Pietro Barsotti. Un grazie particolare della Presidente Crespini al consulente dell'ambasciata del Marocco Sarhane Karim che ha permesso l'allestimento dell'accampamento berbero lungo Via Puccinotti e in Piazza Duca Federico.

Il Sindaco Corbucci ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, sia con il lavoro che con i contributi, a far sì che i drammatici tagli alla cultura e agli enti locali non si ripercuotessero su un appuntamento da anni fondamentale per la città e per i suoi ospiti.

 

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il Resto del Carlino        sabato 11 agosto 2012

 

pag. 16  URBINO E MONTEFELTRO

 

Alla Festa del Duca torna il gioco dell'Aita

Ripristinato dopo quasi quattrocento anni

 

- URBINO -

LA FESTA del Duca 2012 apre i suoi Sipari Rinascimentali su uno spettacolo che si annuncia memorabile: dopo quasi quattro secoli, domenica 19 agosto, si potrà assistere di nuovo, nell'Arena allestita in piazza Mercatale, all'antico gioco dell'Aita, la cui ultima edizione risale al 1631, quando la devoluzione del Ducato allo Stato della Chiesa ne provocò la soppressione per l'eccessiva violenza e la caduta di un velo di mistero su regole e svolgimento.

In apertura di conferenza stampa la presidente dell'Ars Francesca Crespini ha lasciato che fosse il cavaliere Gastone Bertozzini a raccontare la genesi dell'evento, nella sua duplice veste di mecenate e ricercatore: «dopo aver ritrovato una lettera del 1939 indirizzata dal cavalieri Giorgio Ugolini della Pica al Podestà di Urbino» ricorda il patron di TVS «con cui si allegavano mille lire per riproporre questa forma di lotta con destrezza e soprattutto la documentazione d'archivio sulle sue regole, ho proposto alla presidente Crespini di fare quel che non si fece allora. E la risposta è stata fulminea».

 

«BERTOZZINI ha anche indicizzato quelle mille lire per sostenerci» ha tenuto a precisare Crespini «e l'assessore allo sport Lorenzo Tempesta ci ha trovato anche i giocatori. La squadra di rugby dei Titans che si è appena costituita in Urbino e si è subito resa disponibile con entusiasmo». La storica dell'ARS Rosanna Cipriani Saltarelli ha ricordato poi

come l'Aita fosse una vera e propria rappresentazione militare allestita in piazza del Mercatale durante la quale le milizie della Legione Metaurense si sfidavano tra loro. A far da illustre prologo all'Aita, arriveranno da Firenze i giocatori del Calcio Storico fiorentino per una sfida senza esclusione di colpi che la stessa Arena ospiterà sabato 18 agosto alla presenza del "Messere ad honorem" Arrigo Sacchi. Sfide che un tempo evocavano guerre e che di queste erano l'allenamento in tempo di pace, per dare origine poi agli sport moderni.

Così anche il tiro con l'arco, che con le sue esibizioni accompagnerà la tre giorni, avrà il suo clou la sera di venerdì, quando gli arcieri delle "Aquile Ducali" si sfideranno nel "Trofeo della Cortegianìa". Ai vincitori delle competizioni i trofei donati dall'artista urbinate Ermes Ottaviani.

Ma la Festa del Duca ha un programma sterminato, che inizia già la mattina di venerdì 17 agosto con musicanti, giocolieri, maghi, compagnie di armati, laboratori per pubblico e bambini e un mercato storico d'eccezione.

 

«NON SARANNO mercati generici ma uno spaccato di vita rinascimentale - ha spiegato il curatore Pietro Barsotti - con temi e attività legati tra loro. Il clou in via Puccinoti e in piazza Rinascimento, con l'accampamento berbero».

 

QUI L'ESOTICO darà i brividi con gli incantatori di serpenti, i fachiri, le danzatrici e i mangiatori di spade, da esorcizzare gustando i sapori della cucina maghrebina. «Una piazza che diventerà magica, a metà tra un sogno e una sceneggiatura» ha evocato Crespini «grazie al consulente culturale dell'ambasciata del Marocco Sahrane Karim che ha permesso di allestirlo al meglio».

 

ALTRI BRIVIDI la sera del 18 con una nuova edizione della "Caccia al Teshorror" che vedrà più di cento concorrenti rincorrere un assassino per le vie del centro storico. E tra magie incubi e sogni, il cinema, una dimensione che Urbino ha vissuto spesso e che non può mancare ogni anno nel programma della Festa. E come l'Aita l'ha riagganciata alla reale storia feltresca, così il professor Gualtiero De Santi proporrà quest'anno con la rassegna "Urbino nel cinema storico" di ritrovare quei luoghi della città che fecero da set a film importanti come "La Mandragola", "Due selvaggi a corte" ed "Una vergine per il principe". Girati tra il 1958 e il 1965, ebbero molti urbinati a far da comparsa accanto a Vittorio Gassman, Totò, Rosanna Schiaffino. Ad aiutarli nel ricordo saranno esposte le fotografie di Omero Arceci ritrovate da sua figlia Ester. A questo e altro ancora si potrà assistere dopo aver versato 2 euro nelle casse poste ai varchi della città. I residenti potranno astenersi dal pagamento ma perderanno la possibilità di aggiudicarsi l'iPhone in palio tra i biglietti venduti.

 

«LA CULTURA è un bene fondamentale» ha sottolineato il sindaco Franco Corbucci «e soprattutto in tempi di tagli drammatici alla cultura e agli enti locali, è commovente vedere tanti volontari e tanti munifici sostenitori di una festa che si propone ogni anno di riallacciare i legami tra la città e la sua storia. Un obolo così minimo per poter assistere a tanti eventi» ha concluso il primo cittadino «è il miglior modo di dir loro grazie e assicurarsi in futuro nuove edizioni di questo appuntamento fondamentale per la nostra città».

Tiziano Mancini

 

 

In tre giorni un programma... immenso !!!

 

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