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Giorgio Corbucci
Petta l'oss

 

Racconta: Raffaella Politi

nipote di Bertin

 

E Bertìn, ve lo ricordate? Nella mia mente ha sempre incarnato l’essenza del commerciante, con la mimica di un napoletano, l’insistenza di un trapano e la furbizia di un prete di campagna. Di lui Turin non avrebbe mai detto, come invece gli capitava spesso, en c’ha la velocità!

Nel commercio occorrono qualità importanti che prescindono dalla merce trattata, e Bertìn aveva sicuramente le carte in regola per spaziare dalla pecora al grattacielo.

Era in grado di sminuire al massimo il valore di ciò che stava acquistando per tirare sul prezzo, e mezz’ora dopo esaltarne le qualità al momento della vendita.

Tuttavia, come tutti i commercianti di classe, non poteva tenere a freno la propria indole, e anche quando parlava di donne sosteneva tranquillamente che, nonostante il passare del tempo, era ancora in grado di vedere l’amica almeno una volta alla settimana. Non male per uno che al tempo aveva già più di 80 anni!

Specialmente gli amici un po’ più giovani provavano quantomeno un po’ di invidia e uno di loro chiese un giorno al medico se fosse normale un lento degrado dell’attività sessuale a una certa età. Il medico tranquillamente confermò e alla replica che Bertìn a più di 80 si diceva ancora in grado di ottime performance rispose:

 

“Faccia come lui, lo dica!”

 

 

Bertìn