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della pittrice Rosetta Borchia località Maciolla n° 44
300 varietà di rose antiche trovate e recuperate da tutti gli angoli del Montefeltro Un autentico patrimonio floristico e culturale, in cui ammirare rose conosciute, rarissime e rose considerate estinte su una collina a ridosso della città ideale, troviamo un autentico museo a cielo aperto. Siamo a casa di una pittrice, Rosetta Borchia, che da circa 7 anni coltiva la sua più grande passione: le Rose Antiche, un sentimento che la padrona di casa trasmette a tutti coloro che vogliano visitare il suo giardino. Più che un’esperta, Rosetta preferisce definirsi un’archeologa: ha cercato, trovato e recuperato rose da tutti gli angoli del Montefeltro, vicino a case padronali abbandonate, piccole edicole votive e vecchi cimiteri dimenticati dall’uomo, dando così nuova vita a rose preziosissime, minacciate d’estinzione. Ma quali sono le rose antiche? Sono le “vere” rose, quelle selvagge, resistenti al gelo e alle intemperie, quelle che l’uomo d’oggi non conosce e che facilmente distrugge. Sono quelle rose che nell’antichità fino al ‘700 venivano apprezzate, custodite e valorizzate, donate alla Madonna in segno di devozione o usate sugli stemmi nobiliari come simbolo di potere e risolutezza.
Queste, le rose che la pittrice ha
raccolto negli anni dando vita ad un autentico patrimonio floristico e
culturale: 300 varietà di rose antiche popolano il suo giardino che a
maggio, durante la fioritura, diventa uno spettacolo unico ed
irripetibile. Percorrendo i sentieri di strada battuta sarete avvolti da
inebrianti profumi di cannella, muschio, incenso e travolti da uno
spettacolo screziato di viola cardinalizio in tutte le sue tonalità.
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