HOME SANCHINI Athos Sanchini   MEMORIA  DEL  TEMPO  E  DEL  CONFINE

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(entrée di Transeunda-

 

Chi fosse al balcone della casa di Gisela

dopo che accettò, sono ormai molti anni,

il suo martirio coniugale, o forse la modesta

felicità dei semplici. La bambola splendeva

nuda di plastica rosa e la grandezza

appariva di decenne bambinetta. Stava

a braccia alte, come arresa, i piedi

agganciati al portante di base della ringhiera,

il viso uno squarcio di agonizzante

letizia, nuda

con i suoi piccoli rilievi molto ammodo

all'altezza del petto e dei fianchi, il pube

privo della solita ferita, netto e liscio.

Mi parve salutasse, forse era un braccio

che si staccava in quel momento dalla scapola

Invaso dal fronte d'aria di un autotreno

e tornava a morire in basso, nella luce

di fiume che tingeva il poco oro

delle foglie al declino nel verde prepotente

di quell'estate tesa e sinistra,

l'estate gloriosa in cui si era mutato

l'inverno del nostro disamore.

 Giorgio Luzzi         

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