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RUBRICA   domenica  30  aprile  2006  ore 13

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CARTOLINA DALLE MARCHE

PUNTATA N° 31   10^ EDIZIONE

 

Montefeltro

 

Cari amici della Cartolina, buona domenica da Francesco Venditti. In questa puntata dedicata al Montefeltro parliamo della campagna delle terre ducali. Le nostre erano terre mezzadrili, in quanto il terreno non è particolarmente indicato per le coltivazioni intensive, secondo quanto affermano alcuni studiosi universitari. Il discorso è confermato dalla particolare conformazione geografica del territorio, prevalentemente collinare e montuoso, e dalla tipologia del terreno. Nonostante tutto, il mese di maggio, mese mariano, e quelli estivi, si tingono di vari colori, i colori dell'antico ducato.

Passeggiando per le contrade, si può passare dal giallo del grano ai numerosi vigneti sparsi per la valle del Metauro e i Colli Pesaresi. La provincia produce vini di ottima qualità: il Bianchello del Metauro, il Sangiovese dei Colli Pesaresi, il Vin Santo, nonché la Vernaccia di Pèrgola. Vi sono anche le coltivazioni di girasoli e gli uliveti, questi ultimi presenti soprattutto nelle campagne di Cartoceto e di Colbòrdolo, rinomate per la produzione dell'olio e per le relative fiere. La novità delle nostre zone risiede nel fatto che, in questi ultimi tempi, nascono e fioriscono numerose aziende dedite alla coltivazione biologica, soprattutto nelle zone montuose delle Cesane e nell’entroterra feltresco. Sono operative anche aziende che producono latticini, come la famosa Caciotta di Urbino (prodotto a denominazione di origine protetta), il pecorino, la ricotta, il formaggio al tartufo. Infine, a Talamello e Sant'Agata Feltria, si lavora il formaggio di fossa (altro prodotto a denominazione d'origine protetta), che si ottiene, in base a rigidi criteri, avvolgendo il formaggio con erbe, aromi e un panno e sotterrandolo per lungo tempo. Naturalmente la campagna non è solo coltivazione. Vi sono zone boschive e naturalistiche, come l’Oasi della Badìa, tra i Forquìni e Montecalvo in Foglia, oppure il bosco di Cerquetobòno; ci sono i monti, il Carpegna, il Nerone e il Catria e angoli di pregio storico e paesaggistico, oltre a numerosi monumenti ed edifici antichi, torri di guardia, rocche, eremi, e così via.

Ora inquadriamo brevemente il Montefeltro dal punto di vista storico, attraverso le vicissitudini del suo capoluogo, Urbino. Dopo il crollo del glorioso Impero Romano d’Occidente, avvenuto nel 476, Urbinum Metaurense subì le invasioni barbariche. In particolare, sconfitto Odoacre, Teodorico fece presidiare il Municipio da una guarnigione per resistere agli eserciti di Giustiniano. Lo storico Procòpio ci racconta che i bizantini, per avanzare su Rimini e su Ravenna, dovettero eliminare il baluardo urbinate a prezzo di un lungo assedio, durato fino al 527. Successivamente, nel 568 seguì l’invasione longobarda che si mostrò cruenta. I nuovi barbari si spinsero, addirittura, fino alla Gola del Furlo. Tuttavia, l’occupazione durò ben poco, perché, verso la fine del VI secolo, Urbino tornò sotto l’Impero Romano d’Oriente, facendo parte dei territori della Pentàpoli, che comprendevano Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, a cavallo tra la Romagna e le Marche settentrionali. Dopo una nuova invasione longobarda, avvenuta all’inizio dell’VIII secolo, finalmente, nel 774, Carlo Magno, fugati per sempre i barbari, donò al Papa i territori dell’Esarcato e della Pentàpoli che, insieme al Ducato Romano, costituirono il nascente Stato della Chiesa, ovvero l’antico Patrimonium Sancti Petri. Questa situazione fu alla base della nascita dei Comuni e della successiva Signoria dei Duchi di Montefeltro.


 


 

Diamo un’occhiata alla carrellata delle manifestazioni previste in Regione.


 

Per quanto riguarda i concerti:


 

-Si conclude questa settimana la stagione sinfonica dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta dal Maestro Woldemar Nelsson. Il 2 maggio suonerà ad Ancona, al Teatro delle Muse, alle 21; il 3 sarà a Fermo, al Teatro dell’Aquila, alle 21 15; il 4 si esibirà a Pesaro, al Teatro Rossini, alle 21 15 e, infine, il 5 maggio sarà a Jesi, al Teatro Pergolesi, alle 21. Verranno eseguite musiche di Šostakovič e Stravinskij e il primo violino sarà Gidon Kremer, ad eccezione di Jesi, dove suonerà il primo violino Anton Barakhovsky.


 

-A Jesi, oggi, alle 17, al Teatro Pergolesi, in esclusiva interregionale, Anna Marchesini sarà protagonista nell’opera Le due zittelle, liberamente tratta dal racconto di Tommaso Landolfi.


 

-A Osimo, il 5 maggio, al Bar del Teatrino Campana, avrà luogo una conversazione letteraria dal titolo Di che cosa parliamo quando parliamo di storia, con Giuseppe Ciafrè.


 

-A Camerino, il 5 maggio, sarà inaugurata, alla Sala Carlo Crivelli del Convento San Domenico, una nuova mostra dal titolo Il Rinascimento scolpito. Orari dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, chiuso il lunedì.


 

-A Sassocorvàro, domani, alla Rocca, a partire dalle 18 fino a mezzanotte, avrà inizio la curiosa festa dei lavoratori, con performances di teatro, musica, danza e arti varie. Si potranno anche gustare prodotti tipici. A Urbino, oggi e domani, ha luogo, alla Corte della Miniera, la tradizionale festa artistica dedicata alla ceramica Raku. Infine, sempre a Urbino, il 6 maggio, al Circolo Culturale Cittadino, alle 17 30, si inaugurerà la personale di incisioni e dipinti di Vitaliano Angelini.


 

La Cartolina dalle Marche termina qui. Potete consultare i nostri testi nel sito www.prourbino.it/cartolina.htm e scriverci a cartolinadallemarche@virgilio.it . Grazie per la cortese attenzione e a risentirci.

 FRANCESCO VENDITTI

 

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