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D – Il quartiere di Lavagine e sue adiacenze.

D – Il quartiere di Lavagine e sue adiacenze. La contrada di Lavàgine con le coeve borgate di S. Lucia e S. Bartolo risale alle prime espansioni urbane, formatesi in epoca altomedievale al di fuori dell’antica cerchia delle mura romane che cingevano il Poggio. Cresciuta d’importanza la strada di comunicazione con Pesaro e l’Adriatico, la via di Lavàgine, tra ’300 e ’400, diventò la principale via d’accesso alla città dalle direzioni più frequentate, non solo con Pesaro, ma specialmente con l’antica strada per Fossombrone, la quale si raccordava con la romana via Flaminia, che, dopo aver superato la Gola del Furlo, discendeva verso Fano ormai senza impedimenti, attraversando la bassa valle del Metauro. La via di Lavàgine, dopo l’unità d’Italia dedicata al patriota irredentista Cesare Battisti, discende abbastanza ripidamente il pendio opposto a quello di Valbona dal quadrivio sull’antico Pian di Mercato, l’attuale Piazza della Repubblica, incuneandosi inizialmente tra l’alta mole del Palazzo del Collegio e il fianco meridionale della chiesa di S. Francesco, giungendo poi allo slargo della Fonte del Leone, al di sotto del terrapieno dell’Orto Botanico, che dà origine, in lieve contropendenza verso nord, alla via e alla piazzetta di S. Andrea, uno dei più suggestivi angoli di Urbino trasformato purtroppo in un desolante parcheggio automobilistico.