Il Rotary urbinate ha premiato Ettore Pierleoni

Il mobile fatto a bottega?

è ancora un'opera d'arte

Giusto riconoscimento ad uno degli ebanisti di antica scuola che continua a mantenere in vita una attività un tempo assai fiorente.

 [Il presidente del Rotary di Urbino Luigi Fossa Margutti durante un intervento]

 

FERMIGNANO — Nel festoso clima prenatalizio, il Rotary Club di Urbino ha solen­nizzato l'attività artigianale di Ettore Pierleoni, uno degli ebanisti della antica scuola di bottega quando le tradizioni artigiane ad Urbino erano fiorenti tanto da richiamare commesse anche da fuori.

Nella figura di Ettore Pierleoni, il Rotary ha individuato l'esempio di una laboriosità intelligente e tenace il cui frutto è la creazione di un numero sterminato di oggetti adibiti all'abitazione, alla casa, alla intimità domestica non solo per i signori ma per tutti coloro che hanno voluto fare scelte persuasive, misurate, individuali.

Pierleoni ha iniziato la sua attività di apprendista-scolaro alla bottega Paolucci in Urbino dove si erano già formati altri artigiani di prestigio.

La sua tendenza alla interiorizzazione dei valori della cultura manuale dove intravedeva il segno della grande civiltà costruttiva celebrate nei grandi trattati rinascimentali e nelle molteplici idealizzazioni, ha aperto la strada ad una operatività guidata sempre dall'estro creativo specie nell'intaglio, nell'intarsio e nella raffinatezza delle torniture. La validità dell'opera, dell'artigiano-artista Ettore Pierleoni deriva non solo da una grande abilità tecnica ma anche dalla consapevolezza della malleabilità degli autentici legni nostrani come prevalentemente il noce o come l'ulivo, il ciliegio, il cipresso a realizzare quelle architetture allusive In cui resta il segno della proporzione e. delle partiture pur sempre nella sobrietà quasi matematica della sintesi compositiva.

Se è vero che ogni oggetto costruito dalle mani dell'uomo contiene un grande carico di civiltà, a maggior ragione ciò si verifica nella produzione artigianale del mobile manufatto che è la sintesi tra l'esigenza pratica e il bisogno di catturare una scintilla di bellezza, di armonia dentro le linee che tracciano le forme dell'oggetto.  Così, per questo fascino ininterrotto della lavorazione manuale del legno, Ettore Pierleoni continua a mantenere aperta la sua bottega, ma soprattutto continua ad essere un maestro per le nuove generazioni in quanto insegnerà restauro del mobile antico in un corsopredisposto dalla Comunità Montana presso l'Istituto Statale d'Arte. Il Rotary ha il merito di avere messo in luce nel nome dello scomparso presidente Melchiorre Foschi, il valore collettivo di una esperienza artigianale d'eccezione.  Attorno a Pierleoni, il Rotary ha chiamato molti ospiti tra cui la preside della scuola media «Puccinotti» e della Sezione staccata di Gallo prof. Elvira Alfieri, l'industriale di Gallo Idillio Cecchini con la giovane moglie Maria Assunta e molti altri professionisti.

L'organizzazione della serata di festa per l'artigiano urbinate, curata magistralmente dalla signora Elena Riccardi e dal giovane neodottore Raffaele Campogiani, ha coinvolto in gare e piccoli giochi i molti bambini presenti ma gli stessi adulti non hanno disdegnato di tornare alle tradizioni della familiarità più schietta e spensierata pur nella estrema semplicità.  C'è stato però anche un momento serio di riflessione sulla scorta delle parole del presidente del Rotary dott. Luigi Fossa Margutti che ha invitato a valutare l'importanza del lavoro condotto con alta specializzazione tecnica e profonda sensibilità come nel caso di Pierleoni.  Il prof. Pietro Sanchini ex direttore dell'Istituto d'arte, autore di una stampina straordinariamente delicata, ripresa dai disegni di Raffaello per il celebre Sposalizio della Vergine, ha testimoniato con parole toccanti il valore formativo della scuola di bottega accanto a Pierleoni.

I rotariani di Urbino con questo incontro ormai tradizionale con i protagonisti del la­voro, offrono un grande stimolo sociale alla rifondazione dell'artigianato.