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ANTONIO FABI   Quinto Rulliano Valente

 

PASQUINEIDI

 E ALTRE FORME BREVI

  (R. G. 1)

 

PASQUINEIDE  QUARTA

 

Riguarda ancora Papa Chigi questa

nota aggiuntiva del vostro Rulliano,

che s'era fatto prendere la mano

e avea spostato altrove la sua testa.

 

dimenticando il Popolo Romano,

la sua forte, giustissima protesta.

Odiavan tanto il Re del Vaticano,

al punto che, in sua morte, fecer festa.

 

Ma, siccome Alessandro era dubbioso,

non volendo partire per l'inferno,

fu necessario al popolo furioso

***

implorar con vigore il Padre Eterno,

in modo molto pratico e curioso,

come narrò Pasquin l'ultimo inverno:

 

"Sta' quieta campana,

tien fermo il batocco,

non dare alcun tocco

ché il papa risana:

sta' quieta, campana!

E' ver che combatte

natura e la morte;

ma quella più forte

s'avanza in vigore

e questa in dolore;

pur l'ora è lontana:

sta' quieta, campana!"

 

E non è punto strana

La rinomanza di tal ritornello,

che pure ad altri papi andò a pennello.