Métronhomme
Presentano
Opera musicale in atto unico
Siamo lieti di segnalarvi che domenica 8 maggio ore 21.15 presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata l'associazione musicale Métronhomme presenterà, per la prima volta a Macerata, lo spettacolo di musica/danza/multimedia in atto unico "L' ultimo canto di Orfeo": libera interpretazione del mito di Orfeo ed Euridice.
Sarà possibile prenotare i biglietti a partire dal 22 aprile presso:
Biglietteria dei Teatri, P.zza Mazzini,10:
T.0733230735
Feriali dalle ore 10:30 alle 13 e dalle 17 alle 20
Euro 5; studenti Euro 3
Biglietteria on-line
numero verde 800 90 70 80
Associazione Métronhomme
C/o Andrea Lazzaro
Via Don Bosco, 47
62100 Macerata
T 347/6601455
Métronhomme in concerto "L'Ultimo Canto di Orfeo"
Andrea Ferraccio - Basso; Fretless; Programmazioni Andrea Lazzaro Ghezzi - Batteria; Percussioni; Programmazioni Tommaso Lambertucci - Pianoforte; Programmazioni Marco Poloni - Chitarra; Synth Paolo Scapellato - Tastiere; Tromba; Chitarra acustica
Coreografia: Eleonora Khajeh Corpo di ballo: Eleonora Khajeh; Roberta Cotoloni; Silvia Simonetti; Letizia Ruggeri Videoproiezioni: Giorgia Tranquilli; Tommaso Lambertucci; Marco Poloni Testi tratti da: Virgilio, Publio Ovidio Nasone, Cesare Pavese, Saffo Monologo Originale: Marco Poloni Voci Narranti: Antonio Mingarelli; David Quintili; Giorgia Isidori; Sauro Savelli Tecnico del Suono: Massimo Mele Tecnico delle Luci: Andrea Gentili
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Lo spettacolo nasce dall’esigenza di ognuno di noi di impegnarsi in un lavoro musicale più vicino al nostro modo di intendere la musica: per noi fare musica significa innanzitutto esprimere ciò che abbiamo dentro, ciò che, attraverso confronti e discussioni, riusciamo a trasmetterci reciprocamente.
Per avere questa libertà espressiva abbiamo deciso di musicare una storia che potesse dare la possibilità di raccontare emozioni, sentimenti, paesaggi ambientali e paesaggi dell’anima, pensieri, ricordi, percezioni.
La scelta è ricaduta sul mito di Orfeo ed Euridice per vari motivi: innanzitutto è una storia conosciuta e ciò ci solleva dall’ obbligo “didascalico”; non raccontiamo gli episodi del racconto, ma quegli elementi che ci hanno colpito, come una sorta di “impressionismo musicale”. Inoltre la fabula racconta di un viaggio: è un viaggio che conduce a ciò che più di ogni altra cosa è temuto dall’animo umano (la morte) e allo stesso tempo a ciò che più è desiderato (la vittoria sulla morte, sul nulla); è un viaggio nel regno dell’ineluttabilità, dell’eterno, dell’inconoscibile. Proprio per questo è una storia che manifesta ogni impulso, ogni passione che l’uomo può sperimentare: la felicità e il dolore, la speranza e la disperazione, la determinazione e il dubbio più atroce, l’amore e la solitudine, la paura e la dolcezza. Infine, abbiamo scelto di raccontare questa vicenda perché il protagonista, Orfeo, è una figura mitologica che dà lustro alla musica, il primo prototipo dell’artista.
Lo spettacolo è imperniato principalmente sulla struttura di base che è rappresentata dalla musica dal vivo, luci, video e una leggera scenografia. Questo format richiede il minimo dei partecipanti senza perdere il valore evocativo dell’opera. Il format completo prevede l’intervento di tre danzatrici e\o attori che hanno lo scopo di amplificare l’effetto scenico, attraverso movimenti di teatro-danza da inserire in tre punti precisi dello spettacolo; inoltre la scenografia può essere più o meno ricca in base ai vari setting teatrali. Una voce recitante registrata guiderà lo spettatore lungo l’evolversi della narrazione, attraverso la lettura di brevi passi letterari.
Questa struttura permette allo spettatore di mantenere l’attenzione focalizzata sulle impressioni suscitate dalla musica; le luci, i video, le letture e i movimenti sul palco non sono distrazioni, ma elementi complementari al linguaggio musicale.
Abbiamo scelto le situazioni più significative del mito e le abbiamo musicate; la sequenza dei quadri è la seguente:
1) Presentazione di Orfeo
2) Fuga e morte di Euridice
3) Il dolore di Orfeo e la risoluzione di intraprendere il viaggio verso l’Ade
4) L’inizio del viaggio (paesaggi ambientali)
5) Il traghetto di Caronte
6) Cerbero e le anime dei defunti
7) L’incontro con Plutone e il patto
8) La risalita e la perdita di Euridice (Anabasi)
9) Il lutto di Orfeo
10) Le Menadi e la morte di Orfeo
11) Epilogo
Il lavoro di composizione è durato quasi due anni; la fatica è stata garantita dai severi criteri compositivi che ci siamo dati all’inizio. Innanzitutto ogni quadro andava studiato e “ascoltato”; poi si mettevano in comune le sensazioni e le idee e si cominciava a lavorare sul materiale emerso. Molta attenzione si è prestata all’utilizzo di particolari accordi, tempi e strumenti. Si è deciso poi di accompagnare il viaggio di Orfeo con un parallelo viaggio musicale che, partendo dalle vicende terrene e umane, si dirigesse verso il regno dei morti per poi ritornare in superficie. Ci è piaciuto accostare la figura di Orfeo, considerata come “apollinea”, che rappresenta l’uomo, la vita, le passioni, al suono del pianoforte e associare invece il contesto dell’Ade, più “dionisiaco”, alle sonorità della musica elettronica. Il risultato finale è un viaggio da uno stile più acustico alle contaminazioni elettroniche.
Nel demo sono inseriti cinque pezzi e precisamente:
- 2° quadro: Fuga e morte di Euridice
- 3° quadro: Dolore e risoluzione di Orfeo
- 5° quadro: Il traghetto di Caronte
- 8° quadro: L’anabasi
- 10° quadro: Le Menadi e la morte di Orfeo
CD e DVD
Articolato lungo undici composizioni strumentali del tutto inedite (ma disponibili su richiesta anche in un cd-demo da cinque tracce), "L'ultimo Canto Di Orfeo", rappresenta un ambizioso progetto musicale dove le continue suggestioni visive, il ricorso a sporadici intermezzi narrati, la proiezione di videoclip come accompagnamento scenografico e l'intervento simultaneo di un corpo di ballo, spiegano l'esigenza di un palcoscenico teatrale per lo spettacolo d'esordio dei Mètronhomme. La notorietà del soggetto può d'altronde sollevare il quintetto maceratese da obblighi didascalici per esplicitarne piuttosto la minuziosa interpretazione sonora, storia di un viaggio nell'animo umano legata a filo doppio con una lungimirante riflessione sulla creazione artistica. Tra concilianti passaggi acustici e spiazzanti sferzate elettroniche, la performance conta una durata complessiva di 115 minuti.
L'intera esibizione in programma domenica 8 maggio al Teatro Lauro Rossi di Macerata (ore 21:15) verrà opportunamente registrata su supporto DVD a beneficio di comuni, enti e associazioni interessate all'allestimento di eventuali repliche.
Marco Iannini
Per contatti: 3476601455 (Andrea Lazzaro)
E-mail: metronhomme@libero.it